Sedia o sgabello? Sgabello o sedia? Non vuole farsi più questa domanda il designer Antonio Saporito che con il progetto Assise reinventa la seduta versatile con un materiale classico come il legno.
Nessun meccanismo sofisticato, nessun sistema di ribaltamento: solo una architettura studiata per alloggiare ad altezze diverse il sedile. E tanto basta.
Il design di Assise consente di trasformare una sedia in sgabello e viceversa, senza che mostri la sua incompletezza; nella trasformazione, infatti, le due configurazioni conservano il loro carattere tipologico principale, in modo che non si riconosca l’altra come possibile. Guardando la sedia non si pensa che possa divenire uno sgabello… ed invece eccola trasformarsi semplicemente spostando il piano di seduta.
Realizzata in legno con struttura interamente in massello di acero con incastri a scomparsa e sedile in multistrato di betulla naturale di spessore 15mm, Assise ha un carattere sobrio ed elegante, complice anche la finitura della stessa a cera naturale.
Il concetto principale sul quale si basa il sistema di bloccaggio della seduta è legato solo alle misure. Gli incastri che si formano tra la struttura e il piano permettono al sedile di rimanere fermo ma libero: si sposta facilmente con la mano tramite i fori binati e levigati posti al centro del sedile che fungono da aggancio per la presa.
La sedia “Assise”, può essere anche senza i braccioli con sedile fisso, ed è impilabile; è realizzata completamente in legno e assemblata con vernici e collanti ecologicamente compatibili.
La sedia “Assise”, è stata premiata al primo concorso internazionale di Eco-design nel 2001, bandito da: Consorzio Casa Toscana, Italia.