Alessio Tanzini

Biography:

Alessio Tanzini 28 anni, sono nato e cresciuto a Follonica, una piccola cittadina sulla costa Toscana in provincia di Grosseto. Sin da piccolo, ho avuto forte interesse per il mondo dell’oggettistica, alla progettazione e alla realizzazione degli stessi: da piccolo mi divertivo a realizzare plastici ferroviari con mio nonno. Crescendo ho potuto sempre più coltivare la mia passione grazie agli studi intrapresi, conseguendo la laurea Magistrale in Disegn alla Facoltà di Architettura Università degli studi di Firenze. Attualmente lavoro all’interno del Laboratorio di Design per la Sostenibilità presso il Design Campus di Calenzano, DIDA Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze. Negli ultimi anni ho posto la mia attenzione al Design Sostenibile, tema affrontato nella mia tesi di Laurea Magistrale. Mi piace lavorare con materiali poveri, con essi è possibile creare oggetti fortemente emotivi, esteticamente interessanti e allo stesso tempo è possibile rivalutare il territorio per cui sono stati progettati e realizzati. Osservo molto, sono abbastanza pignolo e mi piace colloquiare.

Products:

RIMU

è una compostiera organica orizzontale che aiuta le persone a ridurre i propri rifiuti organici, trasformandoli in humus utile per le piante da giardino. E’ composto da un contenitore in terracotta semisferico che funge da corpo principale e due cestini in acciaio inox dove è possibile gettare in modo alternato una miscela di terriccio bagnato, carta di giornale, vermi da giardino e infine i rifiuti organici, fino a saturare il contenitore. I due cestini sono forati alla base e lungo la parete verticale, tali fori permettono rispettivamente: il colaggio dei liquidi post compostaggio e il passaggio dei vermi da giardino che sono i veri catalizzatori del processo di trasformazione dei rifiuti organici in humus. Il processo di trasformazione in humus, richiederà qualche settimana di tempo, ecco perché è possibile gettare in modo alternato i rifiuti all’interno dei due cestini.

PUKEN

è un contenitore per conservare a freddo frutta e verdura senza l’utilizzo della corrente elettrica. E’ costruito con un doppio vaso, uno interno ed uno esterno e nell’intercapedine tra essi vi è posta sabbia bagnata con acqua. L’acqua, attraversando la terracotta, evapora verso l’esterno, questo cambiamento di stato modifica l’equilibrio fisico alterando la temperatura tra dei due vasi e di conseguenza raffreddando quello interno, conseguentemente, permette la conservazione al fresco di frutta e verdura. Puken è munito di un cesto in giunco intrecciato o stoffa che finge da contenitore per quegli alimenti che devono essere conservati con poco caontatto di luce e aria.

WALUNG

è un contenitore per alimenti sfusi, con la caratteristica di possedere un corpo in vetro e una base in terracotta su cui vi è un taglio che permette la fuoriuscita controllata degli alimenti. Un sacchetto in juta funge sia da elemento estetico (posto a copertura del manufatto) che funzionale in quanto, permette di andare a fare la spesa e riporre al suo interno le derrate comprate al negozio. Assieme all’oggetto vi è una coppetta per porzioni controllate, in modo da non eccedere con l’alimento e non sprecarlo.

PEWU

è un manufatto che serve a far ricrescere le verdure. Molte volte, gettiamo la parte più coriacea del ceppo vegetale perché non la reputiamo commestibile, senza pensare che essa può rigenerarsi e creare nuovamente un vegetale se posta in acqua o terra. Pewu permette alla pianta di ricrescere in tutte e due gli ambienti. Composto in due sezioni, la prima permette la ricrescita in acqua e fertilizzante, fino a che al vegetale non sono cresciute nuovamente le radici. Nella seconda sezione, travasando il vegetale, avviene la ricrescita nella terra con l’humus creato da Rimu, fino a che non ha raggiunto un determinato stadio per poterlo trapiantare nel terreno o in un vaso più grande posto nelle nostre terrazze. Il terriccio posto nella sezione della ricrescita con la terra, rimane perennemente umido grazie al passaggio dell’acqua attraverso dei piccoli fori posti nella parete che divide le due sezioni.

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