Angela Corvasce e Stefania Sguera Angela Corvasce e Stefania Sguera

Angela Corvasce e Stefania Sguera

	Angela Corvasce e Stefania Sguera iniziano dai primi anni di liceo a confrontarsi con la loro propensione per il design, passione che le porta a laurearsi in Interior Design all’Università Europea del Design di Pescara. Terminati gli studi tornano a vivere in Puglia, dove iniziano il loro percorso lavorativo con alcuni studi di progettazione e architettura. Nel 2010 iniziano a lavorare insieme ad alcuni progetti personali, e da allora conducono una costante collaborazione. I loro interessi variano dall’interior all’industrial design. Mescolano idee, immagini, esperienze, mantenendo saldi i principi di una progettazione attenta alle reali esigenze del mercato; disegnano prodotti valutando l’ottimizzazione dei costi di produzione, la fattibilità e il target cui sono rivolti.

Broken Lamp

Lampada da tavolo Un blocco di materiale rigido, implasmabile, che sia pietra o cemento, può dare vita a qualcosa? Provare a romperlo può essere una soluzione. La sorpresa è vederne fuoriuscire la luce. Questo è il concept da cui è nata “Broken lamp”. Il materiale diventa un foglio di lamiera tagliato e piegato, evitando saldature e lavorazioni aggiuntive. Divisa in due pezzi di dimensioni leggermente diverse, nella “Broken lamp” è molto facile l’alloggio della lampadina. Concepita in maniera tale da ridurre al minimo gli scarti, è la prova che da un concetto semplice unito all’attenzione e allo studio dei processi di produzione, può nascere un buon prodotto, giocoso e scenografico. Il colore domina e illumina attraverso la “frattura”.
Nina

Sedia L’ispirazione viene dopo la visione del film “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” del regista Spagnolo Pedro Almodòvar, pellicola tutta al femminile. Lo scorrere della trama, tessuta da protagoniste eccentriche e vivaci, a dir poco sulle righe, le immagini e le situazioni paradossali e divertenti, hanno fatto scattare l’idea di trasformare tutto questo in una seduta. Il risultato è “Nina”. La sua struttura infatti è un chiaro riferimento a una Silhouette di donna. Un omaggio alla sensualità, al coraggio e perché no anche all’isterismo che a volte le caratterizza. Le forme sono sinuose ma pulite, visivamente non “ingombranti”, per questo si adatta a diverse tipologie di ambienti, dai più moderni e colorati a quelli più tradizionali.