Cristian Sporzon
Nasce nella provincia Brianzola. Nel 2003 si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano. Inizia una lunga collaborazione con uno dei più rinomati gruppi che si occupano di contract e retail nel settore commerciale. Partecipa alla progettazione di punti vendita per diversi brand, ricoprendo incarichi di project management. Si rimette in gioco partendo dalle sue origini, prendendo spunto dai vecchi laboratori artigianali brianzoli, così il suo pensiero si sposta dai grandi spazi del retail alle ridotte dimensioni dell’interior design. Inizia il suo percorso di studio, analisi e progettazione di oggetti ed elementi di arredo. La sua passione per la materia e il lavoro artigianale lo portano ad utilizzare spesso il legno. | |
70' | |
Tavolo
L’innovazione del progetto nasce da uno sguardo rivolto al passato. Le linee del tavolo si ispirano alla sinuosità degli anni ’70, grazie a una ricerca grafica e stilistica fondata su un’attenta analisi strutturale destinata a reinterpretare il concetto di tavolo nella sua classicità. Niente più schemi o spigoli; persino gli angoli si liberano delle gambe. Il percorso creativo approda a una forma innovativa e versatile: il piano e le gambe possono assumere combinazioni differenti attraverso il mix di colori e materiali. È destinato a un target elitario, attento all’estetica e all’originalità stilistica, ma che non trascura la funzionalità.
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Arco | |
Letto
“Arco” è una linea distesa attraverso il percorso di un sogno. Perché è il sogno che muove la vita di ogni giorno diventando così il protagonista delle notti. Un sogno nel segno della voluttà e della leggerezza, per far sì che ai nostri occhi – quando li chiudiamo – si apra un universo sereno, armonico. Quando ho pensato ad “Arco” ho fatto un’analisi delle emozioni che suscitava in me la notte, ho pensato a quali parole chiave utilizzare per descrivere l’azione del dormire e ne ho scelte due in particolare: infinito e sospensione. Entrambe sono rapportate al sogno, diretta conseguenza del sonno. La traduzione per me naturale è stato quel segno caratterizzante la struttura portante del mio letto, quei due “fascioni” senza soluzione di continuità. Le curve morbide di questa struttura sono ottenute modellando un elemento naturale, il legno, esso stesso simbolo di vita e rigenerazione.
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