Giacomo Antonio Guindani
Figlio di un ebanista disegnatore e accordatore di pianoforti, trascorre la sua giovinezza in un’atmosfera di disegni, oggetti d’arte e musica. Si iscrive all’Istituto d’Arte e, dopo il diploma, inizia a dedicarsi al lavoro di art director e interior designer. Si laurea presso il Leibnitz University Institute of Arts and Science a Santa Fe, in New Mexico. Negli ultimi quindici anni si mette in gioco quale interior design navale, conoscendo il metacrilato, materiale che lo ha stregato. Grazie a questa sperimentazione si accosta e diventa membro dell’ADI and BEDA European Design. Attualmente, dopo avere brevettato una decina di complementi di arredo tra i quali M.E.D.E., prosegue la sua ricerca d’estetica con il materiale che ha eletto e che domina il suo lavoro. | |
M.E.D.E. Chaise Longue | |
Chaise longue
L’ambientazione di “M.E.D.E.”, nella mia reinterpretata tradizione di elegante creatività, abbraccia a 360° sia l’indoor che l’outdoor. Il materiale offre resistenza ed evanescente corporeità, annullando i vincoli che la fisionomia dell’austera combinazione di Le Corbusier presenta. Lo spazio ideale di “M.E.D.E.” può essere il bordo di una piscina, come una terrazza a mare, o un giardino etc., laddove comunque l’immissione di fisicità e colore possano disturbare e vincolare; si può adattare ed utilizzare senza riserve in ambienti interni di una casa privata o in locali pubblici, adattandosi alle necessità pubbliche dove la resistenza all’usura è fondamentale. Come dire l’assoluta trasparenza, la fantasmaticità, da Ghost, ne consentono la collocazione estetica senza complicazioni.
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Iride | |
Letto
I polimeri, proprio per la loro mutevolezza e per la intrinseca capacità di assecondare le richieste più diverse, costituiscono terreno privilegiato per le sperimentazioni. È il fascino esercitato da questi materiali che mi ha sollecitato nella progettazione di “Iride“ interamente realizzata in PMMA. Sono state utilizzate lastre acriliche realizzate da una mescola ottenuta per schioppatura di monomeri vergini di metacrilato, esteri acrilici e reticolato profondamente con 4 comonomeri funzionali originando, così, un prodotto inferiore del 96% della massa di PMMA. La lastra polimerizzata con questa tecnica non radicalica è autoestinguente, trasparente/opaca, brillante, luminescente, rifrangente, riflettente, duttile, antimacchia, vibroassorbente, antistatica, oltre che possedere grande durezza al graffio, la capacità di assorbire lavorazioni gravose senza imbiancare, una completa trasparenza nonchè una totale rigidità e compatezza del blocco in fase di lavorazione.
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