Gianni Verna e Michela Ricciotti Gianni Verna e Michela Ricciotti

Gianni Verna e Michela Ricciotti

	Michela Ricciotti e Gianni Verna, architetto la prima e designer autodidatta il secondo, iniziano a collaborare a Bologna nel 2002. Nel 2003 sono cofondatori di ChorusDesignGroup (CDG). Col CDG disegnano dal 2005 al 2011 oggetti per esterni green-oriented, selezionati per alcune edizioni del “Salone Satellite” e del “Fuori Salone”, oltre che del SUN di Rimini. Gianni è vincitore ex aequo del concorso “Food Design 3” e ha iniziato ad esporre oggetti autoprodotti a partire dal 2000. Michela si divide tra progetti di architettura e progetti di design con Gianni e il CDG. Hanno partecipato a: “100% Design” (Londra) e “Avverati, a dream come true, 10 anni di Salone Satellite” nel 2007 e “15 anni di Salone Satellite” nel 2012.

Duo Lamp

Lampada da tavolo Due elementi di Plexiglass taglati, forati, piegati e montati intorno alla lampada: si vede tutto. “Duo Lamp” è una lampada che ridisegna la tradizionale abat-jour giocando con le forme. Un unico foglio di Plexiglass ritagliato e piegato si presta al gioco degli origami e all’ironia. Il globo-lampadina è a risparmio energetico e sembra come se fosse “pinzato” nelle forature del cappello, innescando una liason permanente tra corpo riflettente e corpo illuminante; elementi che in realtà non si toccano aggiungendo la vivacità alla luminosità del Plexiglass colorato.
Totem

Set di tazze In verticale un segno bianco, in orizzontale quattro tazze differenti con l’interno colorato: “Totem” è un progetto immaginato per le colazioni dei single. Si compone di un set di tazze di diverse dimensioni per thè, caffè, cappuccino, con l’interno colorato. Capovolgendole e disponendole su un’unica pila poggiante sulla base per zucchero o biscotti, queste diventano un oggetto unico monocolore: il Totem. Questo ha un approccio pratico e giocoso, con la doppia configurazione “aperta” e “totemica” è pronto per l’occasione giusta e per ogni “break” della giornata, oltre che per vivere lo spazio domestico più liberamente. “Totem” interpreta quell’esigenza di personalizzazione nuova dello spazio intimo della casa soprattutto delle coppie giovani.