Roberto Corazza
Dopo il diploma in ragioneria, intraprende l’attività di progettista e industrializzatore del prodotto presso una rinomata azienda del “Distretto del Mobile”. Durante quel periodo, Corazza matura nuove competenze e nasce in lui il desiderio di percorrere nuove strade e di sperimentare nuove idee di design; inizia così in modo autonomo un percorso che lo porterà allo sviluppo di concept esclusivi che saranno annoverati tra le opere del primo “Design For”. Questa nuova esperienza, quindi, nata quasi per caso, si caratterizza subito per la semplicità delle forme. Elementi materici dai sottili spessori si alternano ad elementi curvi di grande impatto, permettendone comunque l’inserimento in ogni ambiente. | |
Krepa | |
Tavolo
Una nuova forma entra a far parte della casa... Il tavolo diventa un elemento importante che arricchisce l’arredo con la sua personalità. “Krepa” è un progetto ambizioso dato che le sue gambe, con la loro forma, danno grande carattere ad un classico tavolo da pranzo. Il piano in legno, con taglio inclinato, assottiglia il senso di pesantezza dello spessore e attribuisce un senso di continuità alla particolare forma delle gambe, che si allargano man mano che si avvicinano alla sommità. La superficie superiore è composta da un vetro di spessore 8 mm che cela uno spazio contenitivo nel quale si possono inserire frammenti colorati per creare effetti cromatici che abbelliscono e rendono il tavolo più familiare. Le gambe vengono realizzate in materiale tecnico, leggero ma malleabile nella lavorazione, mentre il piano e la griglia al suo interno sono realizzate in legno.
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Life | |
Libreria
Il progetto “Life” vuole dare una nuova concezione all’elemento libreria, non più ancorata ai vecchi schemi classici, ma elevato ad un nuovo concetto di contenitore. La sua è una forma particolare con curve che simulano la necessità di volersi muovere verso altre dimensioni e non con linee dritte e pesanti. Ecco che una parte della libreria fuoriesce dal muro andando a congiungersi con il soffitto, nuovo elemento di sostegno, lasciando per sempre l’ancoraggio classico a pavimento. I piani di appoggio, in netto contrasto con la forma stessa della struttura, in quanto di forma regolare lineare ed estremamente sottile, lasciano lo spazio necessario al pannello curvato per muoversi e crearsi una sua forma, senza andare a sovrastarne i vuoti interni. Ecco che la struttura, divenuta elemento di separazione tra ambienti, permette di recuperare lo spazio in alto che non sarebbe mai stato utilizzato, lasciando libero quello sottostante.
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