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Design For 2012, aziende, gumdesign

 
 
 
 
GumDesign
 
L. Fiaschi, Designer
G. Pardi, Architetto
 
 
 
Laura Fiaschi (Carrara, 1977) - designer e grafica - Gabriele Pardi (Viareggio, 1966) - architetto. Si occupano di architettura, industrial design, grafica, art direction per aziende ed eventi. Tra i loro clienti: Bormioli, Codal, De Vecchi, Diamantini&Domeniconi, Este Ceramiche, Extravega, Fabbri Fiore, Fiat, F.lli Guzzini, Invicta, Lavazza, Lefel, Opos, Mirage, Red Bull Italia, Sacerdote Marmi, San Pellegrino, Serafino Zani, Silik, Swarovski Italia, Up Group, Vilca, Vivarini, Zeroombra, Yoox. Ricevono numerosi premi tra cui il Primo Premio al concorso internazionale di creatività “Swiss in Cheese”, il Primo Premio al concorso di architettura per Marinella di Selinunte, il Primo Premio al concorso nazionale “Manifesto per il Carnevale di Torre del Lago Puccini” e quattro menzioni speciali al concorso internazionale “Young&Design”; sono fra i designer selezionati per le mostre “Prime Cup” e “New Italian Design” curati dalla direttrice Silvana Annicchiarico per la Triennale di Milano e per l’esposizione “Theater of Italian Creativity” a New York curata da Vanni Pasca.
Alessandro Mendini seleziona per il Design Museum della Triennale di Milano il calice da degustazione Swing; Dyade Ltd invita Gumdesign a rappresentare il design italiano per I.D.E.A. a Londra durante il London Festival Design e il Museo Magma accoglie nella permanente alcuni prodotti disegnati dallo studio; sono selezionati dalla Triennale di Milano per un’importante mostra al Museo Santral di Istanbul e Vittorio Sgarbi li sceglie per il Padiglione Italia (Biennale di Venezia) al Museo Pecci di Prato. Il MoMa di San Francisco seleziona Swing e Calici per un’importante mostra e per la permanente del museo. Dal 2008 seguono la direzione creativa di Cambiovaso per l’azienda Upgroup che ha coinvolto finora 30 designers internazionali ed è stato selezionato per l’Adi Design Index 2009 e per il Compasso d’Oro. Sono attivi nel settore universitario con lezioni aperte, workshop e collaborazioni con la Libera Università di Bolzano, il Cried di Milano, lo Ied di Firenze e Roma, l’Università di Pisa ed il Celsius di Lucca, la Facoltà di Architettura di Genova, la Facoltà di Ingegneria di Trento. Le più importanti riviste di settore e numerose pubblicazioni editoriali documentano il lavoro dello studio. Dinamicità, trasformabilità e versatilità, ironia e gioco sono le caratteristiche percepibili in ogni progetto affrontato dallo studio; progettare e sognare procedono insieme ... immaginare, ideare, inventare, creare qualcosa di nuovo e proprio ... tutto ciò implica una tensione emotiva che altro non è che sogno!
 
Calici caratteriali, per Collevica Cristalleria S.r.l.
 
Come mai avete deciso di creare un profilo nonostante siate già progettisti affermati?
Abbiamo creduto nel format partecipativo, nel luogo virtuale d’incontro nel quale poter far nascere nuove sinergie. Seguiamo da sempre con grande interesse la logica per cui il prodotto è parte di un progetto costituito da numerosi ingredienti; ebbene uno di questi ingredienti è costituito proprio dalla “comunicazione del prodotto” e necessita di un grande impegno per essere diffuso con professionalità ed attraverso canali specifici. Nel tempo abbiamo articolato un linguaggio proprio e personale, definito da contenuti da scoprire, emozionali.
 
Che valore aggiunto pensate possa dare un'iniziativa come quella del libro/catalogo ideato da Promote Design ai designer?
L’idea del libro distribuito in 100 aziende selezionate e nelle librerie è un gran risultato ed è la conferma che la scelta di creare un profilo è stata una buona idea; il web è un canale comunicativo eccellente e prorompente che riesce a raggiungere luoghi irraggiungibili con altri mezzi, ma se al canale virtuale si associano strumenti “tradizionali” e materici come un libro allora l’etereo si trasforma in concreto e l’invisibile si trasforma in visibile. Proprio su queste basi concettuali abbiamo voluto approfondire il nostro pensiero progettuale: è nata la mostra Minimi che ha raccolto
cinque nuove collezioni di prodotto nate dall’osmosi che si può generare tra essere umano ed oggetto.
 
Strati temporali, per Doma by Sacerdote Marmi snc
 
Raccontateci il vostro primo contatto con un'azienda e la storia del vostro primo prodotto.
Vogliamo ricordare il nostro incontro nel 1999 con Giuseppe ed Angelita Tripodi, titolari di Ecostyle Group; un momento interessante perchè è la “forma archetipa” di numerosi altri incontri che si basano non solo sulla “professione” ma anche e soprattutto sulla stima reciproca e sull’amicizia, sul rapporto umano e sulla sicurezza che le energie siano prodotte da donne/uomini per donne/uomini. Mettere in primo piano il rapporto umano significa porre come condizione che un prodotto sia il risultato nato dall’osservazione e dalle necessità; che un prodotto sia un contenitore di emozioni capace di costruire relazioni attive con tutti noi e che possa vivere provocando pensieri e riflessioni, ricordi ed attività future. Con Giuseppe ed Angelita è nato uno dei primi prodotti Gum: Lucciola. Il rapporto con l’azienda bolognese è nato da un concorso di idee per ideare nuovi oggetti di design con il polipropilene in lastra; si presentarono un paio di proposte, vennero premiate e proprio durante la giornata inaugurale della mostra abbiamo visitato l’azienda e veduto i numerosissimi pallets carichi di fogli di polipropilene. Un’immagine vicina al mondo delle tipografie da noi già frequentato, dove la carta si sostituiva semplicemente alla “plastica”; un’osservazione che spinse Laura, durante un sogno vero e proprio, a progettare una semplice lampada costituita da un foglio intagliato nel quale si sarebbe fissata una lampadina a risparmio energetico (nessun utilizzo di viti ma una semplice logica “cartotecnica” che fissava e determinava l’apparecchio illuminotecnico capace di trasformarsi in infinite forme). Un prodotto che ha dato grandi soddisfazioni per essere selezionato in importanti mostre e musei in Italia e nel mondo e che ha consolidato da subito il rapporto con l’azienda che ancora oggi ci accompagna nelle nostre avventure.
 
Espressioni quotidiane, per Este Ceramiche Porcellane S.r.l.
 
Secondo voi quali sono i fattori di riuscita di un prodotto?
“Un buon progetto nasce non dall’ambizione di lasciare un segno, ma dalla volontà di instaurare uno scambio, anche piccolo, con l’ignoto fruitore che userà l’oggetto da voi progettato” (Achille Castiglioni). Non crediamo possa esistere miglior risposta alla domanda, sintetica e profonda, capace di contenere centinaia di parole sensate; è un pensiero importante ed è anche la dimostrazione di come il designer debba essere non solo un “costruttore di forme” ma soprattutto un “costruttore di pensieri”... un filosofo, uno psicologo, un sociologo ed “infine” un creativo. Un prodotto deve dunque contenere numerosissime particelle invisibili ma presenti, emozioni e stimoli sensoriali che possano trasformare l’oggetto inanimato in oggetto vivo, presente, necessario per una piccola parte della nostra vita. Ovviamente deve rispondere a requisiti tecnologici, materici e di innovazione capaci di introdurre il prodotto in un mercato sempre più massificato ed inflazionato, aprire “nicchie di mercato” nuove capaci di attrarre l’attenzione dell’utente finale, oramai sommerso da “repliche” e oggetti di cattiva qualità.
 
Lucciola, per Ecosyle, 2000
 
Che consiglio sentite di poter dare ad un designer emergente?
Lasciar da parte le “leggende metropolitane” che raccontano di un mondo chiuso e perso, di aziende che non riescono a sopravvivere, di giovani disperati alla ricerca di un posto fisso ed invece scommettere su se stessi con energia e passione, con aspirazioni e speranze, con la voglia di veder realizzare il proprio sogno. Saranno necessarie le note “sette camicie” che si susseguiranno durante le giornate faticose, ma saranno utili anche per i momenti di felicità, soddisfazione, successo che solo pochi “mestieri” sono in grado di regalare.
 
 
 

 

 

 



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