Design For 2012, aziende, italesse
Italesse
Via dei Templari, 6
Loc. Noghere, 34015 Muggia (TS)
italesse@italesse.it
0409235555
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Nato a Trieste il 3.10.1968, Massimo Barducci si dedica fin da giovanissimo all’azienda di famiglia convinto delle possibilità di sviluppo ed espansione di Italesse sui mercati internazionali. Poliglotta, attento conoscitore delle dinamiche economiche globali, dei materiali e delle tecniche produttive, Massimo Barducci segue da subito il comparto vendite estere fino all’attuale posizione di general manager che lo vede impegnato quale coordinatore di tutto il mercato internazionale. Sotto la direzione attenta di Massimo Barducci, Italesse vede crescere la propria presenza sui mercati professionali (horeca/b2b) mondiali in maniera decisa fino all’apertura - datata 2007 - al mercato retail. Uno sviluppo naturale portato a termine con successo grazie all’individuazione di figure professionali di comprovata competenza come Luca Nichetto - Art Director di Italesse -, Todd Bracher, CKR, Tomàs Alonso che hanno saputo traghettare l’azienda dal settore professionale a quello per il grande pubblico.
Che valore aggiunto pensi possa dare un’iniziativa come quella del libro/catalogo ideato da Promote Design alle aziende?
Il libro catalogo ideato da Promote Design è un’idea senza dubbio interessante per il concept stesso sul quale è costruito il volume: raccontare, promuovere, portare a galla quell’incredibile sottobosco di giovani idee ancora in attesa del grande consenso di pubblico e mediatico. E’ facile affidare a firme già note l’ideazione di un nuovo prodotto, più difficile è farlo con giovani designer magari ancora privi di esperienza diretta nel campo dell’industrial design e soprattutto privi della riconoscibilità e della visibilità che designers di fama internazionale si portano dietro quale bagaglio personale. Quest’ultimo è un aspetto da non sottovalutare per il lancio di un prodotto perché genera attenzione immediata. Ovviamente a questo deve far seguito la qualità e la funzionalità del prodotto stesso, pena la sua durata sul mercato, un mercato che non scordiamolo è sempre più veloce, sempre più competitivo, nuovo stagione dopo stagione. Oggigiorno il successo di un prodotto è il risultato di molti fattori: l’idea innanzitutto, la risposta ad una reale esigenza di mercato, la funzionalità chiara, l’appeal fresco, curioso, elegante, il giusto rapporto qualità/prezzo. Se a questi aggiungiamo la firma di un designer di fama – che non significa semplicemente avere un prodotto griffato – ma significa affidarsi all’esperienza, scegliere una chiara cifra stilistica, allora il suo impatto e la sua penetrazione sul mercato seguiranno delle dinamiche e aspettative prevedibili. Investire sul giovane designer significa quindi credere ciecamente nella sua idea, nel suo progetto, riconoscere uno stile chiaro e forte anche se ancora da plasmare, percepire un guizzo creativo originale capace di diventare una voce fuori dal coro.
Stripe, Luca Nichetto
Come selezionate di solito un nuovo prodotto e quali sono le qualità che ricercate in esso?
Ci sono due modalità di solito per selezionare un nuovo prodotto: la prima è valutare i progetti che vengono inviati direttamente in azienda da designer interessati a produrre con il nostro brand, la seconda è invitare dei designer – nel nostro caso individuati assieme all’Art Director dell’azienda Luca Nichetto – a produrre delle idee, dei progetti secondo un chiaro brief frutto delle esigenze reali dell’azienda e del mercato. In ogni prodotto ricerchiamo due fattori principalmente, la funzionalità da una parte e il design innovativo dall’altra. Non scordiamoci infatti che Italesse è nata e si è sviluppata nel mondo del beverage professionale, un imprinting che ancora oggi segna un preciso metodo produttivo che non può e non vuole trascendere la funzionalità, la qualità, l’affidabilità. Il design nel nostro caso è il valore aggiunto in grado di trasformare la tecnicità in oggetti dall’immediato appeal.
Venti4 set, Luca Nichetto
Che tipo di rapporto avete con i giovani designer, ricevete molte proposte spontanee?
Buono, che altro dire di un’azienda che ha affidato a Luca Nichetto la direzione artistica in un momento tanto delicato come l’espansione dal mercato ho.re.ca/b2b al mercato retail? Adesso Nichetto è un designer di fama internazionale con all’attivo prestigiose collaborazioni con aziende quali Established & Sons, Foscarini, Mabeo, Moroso, Offecct – queste non sono che una minima parte – ma all’epoca dei nostri primi contatti era un giovane creativo con valide esperienze nel mondo dell’Impresa italiana ma ancora in via di sviluppo. Nonostante la giovane età, ci siamo affidati a lui con totale fiducia e stima delle sue idee e della sua visione di design e di prodotto. Il tempo ci ha dato ragione e oggi a distanza di quasi cinque anni le capacità e il segno creativo di Nichetto sono riconosciuti a livello internazionale.
Ti capita di progettare per la tua azienda o scegli esclusivamente prodotti disegnati da designer?
Italesse ha al suo interno un ufficio tecnico che sviluppa costantemente progetti, sperimenta nuove idee, porta avanti ricerche sui materiali e sul colore. Un laboratorio di questo tipo ovviamente è funzionale alla progettazione di prodotti destinati principalmente al mercato professionale, dove l’efficienza, la sicurezza, l’affidabilità di un prodotto vengono per primi. Il plus di Italesse in questo caso è stato proprio riuscire a coniugare le caratteristiche di cui sopra con forme attraenti, sofisticate ma non per forza di cose frutto dell’intervento del designer. Il segno di questo diventa quindi nella visione di Italesse un’ulteriore valore per prodotti destinati principalmente al mercato retail dove oltre alla funzionalità, sono importantissimi il colore, i materiali e le forme curiose. Chi acquista un prodotto per la casa lo fa sì in base a reali esigenze, ma la suggestione e le emozioni che il tatto o la vista trasmettono sono altrettanto importanti. In questo, il tratto del designer diventa imprescindibile.
Vas, Todd Bracher
Che suggerimenti daresti ai designer per entrare in contatto con le aziende?
Inviare i loro book ad un numero congruo di aziende – scelte ovviamente non casualmente, ma dopo un’attenta riflessione e osservazione dei brand sul mercato che possano essere affini con il designer per tipologia di prodotto, per metodo produttivo… - usare le chance del web per far circolare i progetti, magari mettendo online il proprio sito. La tecnologia offre ormai numerose possibilità di visibilità con investimenti minimi, quindi perché non sfruttarle? I blog poi sono un mezzo sempre più comune di aggiornamento in tempo reale. Ovviamente resta importante essere al momento giusto, nel posto giusto, incontrare le persone giuste, ma la forza dirompente delle idee, dei progetti innovativi, intelligenti, capaci di creare la giusta commistione degli elementi a cui abbiamo già fatto cenno, rimane la base su cui costruire una professione e una professionalità forti.
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