Design For 2014, aziende, B&B
B&B ITALIA S.P.A.
Strada Provinciale 32
Novedrate (CO)
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B&B Italia, fondata nel 1966 grazie all’intuito imprenditoriale di Piero Ambrogio Busnelli, è un’azienda italiana leader nel settore dell’arredo di design a livello internazionale. I suoi prodotti hanno contribuito a scrivere la storia del design italiano: la storia avventurosa dell’affermazione del gusto, delle tecnologie, della creatività che hanno reso l’Italia famosa nel mondo e diffuso il “Made in Italy” nel mondo. Premiata con quattro “Compasso d’Oro”, l’azienda è oggi presente sul mercato dell’arredamento domestico con i suoi marchi B&B Italia e Maxalto, all’interno della Divisione Casa, e con la Divisione Contract dedicata alle commesse con formula “chiavi in mano” per hotel, uffici, retail, collettività e navi da crociera.
Le origini. L’azienda nasce nel 1966 come C&B (Cassina & Busnelli) grazie all’imprenditorialità e all’intuito del carismatico fondatore Piero Ambrogio Busnelli. Si distingue da subito per la sua vocazione all’innovazione, sia in termini di design dei prodotti, che di materiali e tecnologie, affermandosi come azienda di riferimento a livello internazionale nell’ambito degli imbottiti. In particolare una geniale intuizione tecnologica porta l’azienda ad introdurre nel settore un approccio industriale per la produzione di imbottiti. Grazie al contributo di prestigiosi designer, la sua forza innovativa si estende nel corso degli anni agli altri ambiti dell’arredo domestico fino ad arrivare all’arredo per la collettività e per l’esterno.
Anni ‘60. L’azienda sente il processo di modernizzazione e industrializzazione del paese come spinta per un’audace sperimentazione. Crea da subito un dialogo tra la cultura italiana del design e i professionisti a livello internazionale.
Dalla rivoluzione tecnologica dello stampaggio ad iniezione (poliuretano schiumato a freddo) nascono icone del design quali Up, Coronado, Lombrico e Amanta.
Anni ‘70. In un momento di fermento artistico animato da nuovi modi espressivi e toni di voce più audaci, l’azienda assume il ruolo di protagonista anche sotto il profilo comunicativo. Oliviero Toscani firma la campagna di lancio de Le Bambole (design Mario Bellini, Compasso d’Oro nel 1972): le provocanti immagini di donna Jordan, musa ispiratrice di Andy Warhol, contribuiscono a ribadire la carica innovativa di B&B Italia.
Il 1973 segna una tappa fondamentale della storia dell’azienda: Piero Ambrogio Busnelli rileva le quote di Cassina e modifica il nome dell’azienda in B&B Italia. Nel 1975 nasce Maxalto. La ricerca guarda al passato attraverso la rivisitazione di forme classiche ed attinge alle antiche lavorazioni manuali dell’ebanisteria e della liuteria. Nasce una collezione di arredi grazie al contributo di Afra e Tobia Scarpa (Artona 1975, New Armony 1979) di cui il legno è protagonista.
Anni ‘80. Anni di radicali cambiamenti. Il futuro assume la doppia valenza di promessa e di minaccia. La cultura si muove di conseguenza fra tradizione e sperimentazione. Nel 1984, l’armadio Sisamo firmato da Studio Kairos vince il Compasso d’Oro, affermando B&B Italia come azienda leader nell’innovazione anche negli arredi della zona notte. B&B Italia cambia le regole del gioco nell’imbottito, introducendo una rivoluzione tipologica con l’inconfondibile Sity (Compasso d’Oro, 1987), per la prima volta il concetto di un “sistema di sedute” dalle molteplici possibilità compositive: “nessun Sity è uguale a un altro Sity”. Maxalto prosegue la sua ricerca con Afra e Tobia Scarpa e presenta Damasco (1989) e Domino. Un traguardo il Compasso d’Oro del 1989, per la prima volta riconosciuto ad un’azienda, evidenzia il ruolo di B&B Italia nello sviluppo del design italiano. Anni ‘90. Lo scenario generale mostra segni di ripresa. B&B Italia forte di progetti di grande impatto si distingue all’attenzione mondiale con arredi del calibro di Domus (1989), Harry (1995) e Charles (1997), design di Antonio Citterio. Il primo trasforma e reinventa le pareti della casa con un sistema di libreria/parete attrezzata dall’innovativo meccanismo di scorrimento verticale dell’anta.
Harry e Charles introducono un nuovo concetto di design puro e lineare, che coniuga rigore estetico e funzionalità (introduzione del concetto di elemento terminale chaise-longue). Per Maxalto un cambiamento radicale. Antonio Citterio si fa interprete di un nuovo spirito Maxalto creando Apta Collection (1996). La sua è una rivisitazione che guarda al primo novecento e che successivamente trova riferimenti privilegiati nelle tipologie e nel linguaggio del design francese tra le due Guerre. Il senso delle proporzioni, il valore tattile dei legni e la qualità dei dettagli sono i temi affrontati dai suoi numerosi progetti tra loro coordinati, in modo da offrire risposte articolate a differenti esigenze arredative.
Anni 2000. L’inizio del millennio è segnato da eventi che disegnano nuovi equilibri politici e culturali. In questi anni di costanti cambiamenti il design italiano continua il suo percorso di affermazione internazionale. La ricerca continua con Antonio Citterio nell’ambito degli imbottiti e vede la nascita di progetti quali le sedute Mart (2003) e Arne (2005). Patricia Urquiola inizia la sua collaborazione con i progetti Fat-Fat e Lens (2002-2003), la consolida con Tufty-Time e Lazy (2005) e accompagna con la collezione Canasta (2007) B&B Italia al suo debutto nel mondo outdoor. Il rapporto con il giapponese Naoto Fukasawa, autore di pezzi di grande personalità quali Shelf X (2006), porta nel 2009 ad un pezzo iconico, Grande Papilio, poltrona dal design organico e scultoreo che aprirà la strada allo sviluppo di un’intera famiglia di sedute, sia per l’ambito residenziale che contract.
Ci sono poi incontri che portano a collaborazioni durature e ad affinità elettive. Con Antonio Citterio si svela la vocazione di Maxalto alla costante ricerca della qualità, nel punto d’incontro tra artigianato sofisticato e tecnologia, con estrema sapienza stilistica e progettuale.
Nascono le nuove Simplice Collection (2000) e AC Collection (2003), espressioni della filosofia del marchio, nelle quali le forme ed i segni si fanno più rigorosi, i volumi raggiungono una maggiore essenzialità e, infine, una nuova gamma di essenze e finiture interpretano con efficacia le tendenze estetiche contemporanee. Nel 2006 nasce la collezione B&B Italia Project, che vede il lifestyle di B&B Italia proiettarsi all’interno di contesti per la collettività (uffici, ristoranti, lounge, alberghi, ...).
Nel 2008 un innovativo sistema parete che porta la firma di Antonio Citterio, Flat.C, ribadisce la capacità dell’azienda di formulare nuovi progetti in risposta ai forti cambiamenti che la tecnologia porta all’interno dell’universo domestico.
Anni 2010. La crisi economica mondiale produce su B&B Italia un’ulteriore accelerazione in termini di impegno verso ricerca ed innovazione, elementi chiave insiti nel suo DNA e motore della sua crescita internazionale.
Apre il decennio il lancio di due best-seller, Bend-Sofa di Patricia Urquiola (2010) e Ray di Antonio Citterio (2010). A seguire, nel 2011, un design inedito per Husk, la famiglia di sedute disegnate da Patricia Urquiola, che testimonia l’attenzione di B&B Italia ai temi dell’ecologia e della sostenibilità: un design audace pensato per gli interni che si traduce poi in un’originale versione outdoor, all’insegna del confort e del colore.
Maxalto prosegue la sua ricerca verso un’eleganza “new classic” con le due collezioni Acro Collection (2010) e Lux Collection (2012), sotto l’accurata regia di Antonio Citterio. Una gamma di nuovi prodotti si susseguono a conferma dell’incessante volontà dell’azienda di innovare, come dimostra il progetto Tobi-Ishi (2012): tavolo dalla forte presenza scenica disegnato da Barber & Osgerby, essenziale nel design e complesso dal punto di vista progettuale che esprime l’attitudine alla sperimentazione propria di B&B Italia, un vero e proprio “design statement”.
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