Cristian Durofil
Si laurea nel settembre 2010 con il massimo dei voti alla triennale in Disegno Idustriale dell’Università IUAV di Venezia. Nel 2009 frequenta uno stage presso il gruppo Bpt (ora parte del gruppo CAME) appassionandosi al design legato al risparmio energetico e in particolare all’illuminazione LED. Da Ottobre 2010 frequenta gli studi magistrali in design del prodotto presso lo IUAV di Venezia rimanendo affascinato e incuriosito dal design come settore impregnato di creatività, progetto e innovazione nell’ottica di una continua ricerca verso soluzioni intelligenti ed efficaci che permettano di risolvere delle problematiche, di esprimersi e comunicare, elementi basilari nella vita dell’uomo. | |
TeCo | |
Lampada
Il progetto “TeCo” si sviluppa a partire da due concetti chiave: l’ispirazione biomimetica, in cui la natura figura come un terreno fertile per stimolare soluzioni progettuali efficienti, e il rapporto con l’utente, ovvero l’interazione dell’oggetto con la persona e la sua sensorialità. È proprio dalla natura e in particolare dal becco dei volatili che nasce l’idea di creare “TeCo”, una lampada da lavoro multifunzionale, portatile, che si possa appendere, appoggiare o pinzare praticamente ovunque e che sia sempre a portata di mano del suo utilizzatore, grazie anche al fatto di essere ricaricabile. La lampada s’integra nello spazio di lavoro spesso pieno di oggetti e diventa un elemento presente ma mai invasivo. In una parola “TeCo” è con te.
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Thor | |
Cavatappi
Il progetto “Thor” nasce con l’intento di creare un oggetto diverso rispetto dai comuni cavatappi presenti in commercio. Gli obiettivi progettuali da soddisfare erano: far riconoscere immediatamente le sue modalità di utilizzo, favorire una buona presa al collo della bottiglia e renderlo preciso e confortevole. Il progetto si declina in tre varianti di prodotto mantenendo costante il meccanismo di utilizzo, basato sul movimento continuo della leva laterale, ma andando a delineare dei ragionamenti puntuali su tutto il ciclo di vita di ogni singola versione, dai materiali e le tecnologie scelte per la realizzazione, all’imballaggio e al trasporto del prodotto finito. Le tre versioni del cavatappi cercano di rispondere alle esigenze differenti: dalla versione più economica accessibile ad ogni famiglia, si passa alla versione più costosa per un pubblico più d’elite e amante del vino che vuole possedere un oggetto che dia risalto e importanza al rituale dell’apertura di una bottiglia pregiata.
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