Maurizio Balducci
Dopo una lunga esperienza in Archetipo Associati, si proietta nell’universo degli oggetti. Utilizzando il progetto e il successivo percorso costruttivo quale rigoroso metodo per conferire originalità al prodotto, segue meticolosamente l’intero processo creativo fino alla realizzazione. La sua esperienza nei vari settori della progettazione, dalla casa al complemento, gli ha consentito di approfondire la conoscenza di molteplici metodi di lavorazione e materiali, come le resine, i legni, le pietre e i metalli. Il suo quotidiano e stimolante contatto con il mondo del lavoro e l’approccio artigianale al progetto sono più vicini all’arte che all’industrial design. Il filo a piombo in cristallo che spesso è presente nelle sue creazioni è la sua firma. | |
DondolaMy | |
Libreria
“DondolaMy” è un pensiero leggero ed oscillante dedicato a chi crede che la letteratura debba essere coccolata e veramente libera così come l’espressione artistica. La sua struttura scultorea e sinuosa è caratterizza da una curvatura concava e una convessa contrapposta realizzata in Plexiglass trasparente colorato, che la sovrasta. Questo elemento mensola viene inserito nell’apposita asola ricavata nel pezzo. Alla sua sommità verrà posizionata una sfera in Plexiglass che sosterrà il piombo in cristallo teso da un filo. Non è concepito come un complemento di arredo usuale ma come un’opera artistica che assolve anche la sua funzione. La struttura è in EPS (polistirene espanso sintetizzato) ottenuta sagomando, mediante il taglio con filo a caldo programmato, un blocco della densità di kg 40/mc. La superficie del pezzo così ottenuto sarà schiumata spruzzando la resina poliuretanica del tipo Promol S 0300 P2 composta da una miscela poliolica addittivata di tensioattivi, catalizzatori ed espandenti. Il pezzo finito viene tinteggiato utilizzando tempera acrilica ad acqua di qualsiasi colore. Può essere comunque applicata qualunque finitura compatibile con la natura della struttura.
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Facciocentro | |
Appendiabiti
“Facciocentro” si rivolge a chi possiede ancora un po’ di sana ironia. È un progetto nato libero. L’ho immaginato all’ombra di un grande albero nel mio giardino mentre fantasticavo di giocare al tiro con l’arco con mio figlio, che non ho. Decontestualizzare lo sturalavandino è più un gioco che un progetto di industrial design. La sola logica è quella di conferire all’oggetto un aspetto prettamente ludico. Un elemento da guardare ma all’occorrenza da utilizzare come appendiabiti. Credo sia apprezzato da pochi ed è giusto che sia così. La realizzazione è semplice e non richiede nessuno stampo.
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