L'idea di realizzare un oggetto di design flessibile nelle funzioni è stato l'obbiettivo di Matali Crasset, in collaborazione con Danese, per il Salone del Mobile 2011. La designer francese ha progettato una seduta, pensata, non come elemento fisso e rigido unicamente mirato all'azione del sedersi ma, mutevole e utile anche per altre funzioni. Double Side è una seduta versatile che, con un gesto intuitivo si trasforma in uno strumento per lavorare. Lo schienale si ribalta e diventa un piccolo piano d'appoggio per scrivere, usare il pc, mangiare o giocare e riporre libri.
Il progetto riflette sulla possibilità di utilizzare uno stesso oggetto per più funzioni, una necessità legata anche alle nuove esigenze contemporanee dei nuovi stili di vita e, di un diverso dimensionamento degli spazi e dei luoghi attuali. Il progetto ruota attorno alle possibili azioni correlate a quella del "sedersi", come lo scrivere, il mangiare, lavorare su strumenti informatici e leggere, cercando di dare risposte ergonomicamente utili a possibili azioni combinate, risolvibili con un unico oggetto mutevole. Questa seduta può essere efficace e utile come arredo per gli spazi pubblici in cui si sovrappongono più attività e azioni insieme, ad esempio nelle sale d'aspetto, nei luoghi di relax o di ritrovo informale all'interno degli uffici, dove può essere necessario un elemento di arredo come questo, che può essere considerato "temporaneo".
Pur rispondendo a più funzioni Double Side rimane una seduta dalle linee consuete, confortevoli ed essenziali grazie anche all'utilizzo di materiali naturali quali il legno e il feltro, affiancati a colori tenui. Double Side è realizzata in multistrato con finitura in legno naturale, a cui si aggiunge un inserto in laminato arancione e rivestimenti in feltro blu, verde e beige che la rendono piacevole.
Matali Crasset designer poliedrica e appassionata di musica elettronica, scenografia, arredamento, scenografia e architettura d'interni riflette, nei suoi lavori, sui movimenti che governano la vita quotidiana e sugli oggetti d'uso comune, sviluppando nuove tipologie incentrate su principi di modularità, flessibilità, e propagazione nella rete. I risultato è un prodotto di forma pura, che coniuga il tradizionale con il contemporaneo.
testo di Federica Calò