LECCE CITTA' PUBBLICA
La città contemporanea soffre da tempo una rottura degli equilibri tra sfera pubblica e sfera privata ad esclusivo vantaggio di quest'ultima.
Persino la pianificazione istituzionale cede progressivamente il passo all'iniziativa privata nel ruolo di attore della trasformazione e della costruzione della città; e Lecce non sfugge a questa tendenza.
Lo spazio pubblico registra dunque una compressione e con essa una progressiva perdita di significato e di ruolo. Ne consegue un inevitabile riflesso sulla città, non solo sul suo assetto fisico, ma anche sulle forme e sulle funzioni dei suoi spazi pubblici, sulle pratiche sociali e sulla capacità di stimolare l'immaginario individuale e collettivo.
La logica prevalente che negli ultimi anni ha caratterizzato le politiche di programmazione degli spazi pubblici vede questi ultimi prevalentemente ancorati alle dinamiche del mercato e del consumo, rimanendo su una posizione di sfondo più che di primo piano.
Tuttavia nelle città aumenta il fabbisogno di spazio e funzioni pubbliche: nella nostra città il verde pubblico si riduce ad un sistema di frammenti circoscritti e marginali, le piazze perdono di capacità accentrante e aggregante divenendo il "retro" dei parcheggi e delle vetrine commerciali; le connessioni, i percorsi pedonali e ciclabili hanno una scarsa capacità di essere spazi sicuri e piacevoli di spostamento, sono spesso anch'essi frammentati, incapaci ad assolvere alle prestazioni di continuità e di interscambio con il trasporto su gomma sia pubblico che privato. Alla riduzione di spazio pubblico fa capo anche un'aridità diffusa di servizi pubblici a carattere culturale e sociale: biblioteche, musei, palestre, piscine, mercati, centri civici, luoghi per lo spettacolo, a favore di spazi pubblici o comuni ad accesso selezionato che pertanto hanno in realtà un carattere semipubblico.
Obiettivo del concorso è quello di riflettere su questa tendenza in atto per proporre una radicale inversione di rotta; il concorso punta a promuovere un'ampia discussione attorno alle idee più avanzate che la cittadinanza è in grado di mettere in campo sul futuro della nostra città riformulando l'idea di CITTA' PUBBLICA a partire dal ripensamento degli spazi pubblici e dal loro uso.
Lo spazio pubblico è lo specifico fondativo proprio di ogni città: lo spazio pubblico inteso non necessariamente in contrapposizione a quello privato, ma come spazio mediano tra il completamente privato ed il completamente libero, che sia capace di catalizzare nella comunità un senso di appartenenza.
Quanto e come si declina lo spazio pubblico della nostra città, dove si localizza e come si articola in termini di prestazioni funzionali?
Obiettivo del concorso è dunque quello di riflettere su questa tendenza in atto per proporre una radicale inversione di rotta.
Il concorso vuole stimolare i partecipanti a riflettere su queste premesse per sintetizzare delle idee che partano o da una proposta che interviene su luoghi e funzioni che oggi nella nostra città si trovano in una situazione di criticità, proponendone una qualsiasi soluzione di trasformazione e ripensamento, o dallo sviluppo di nuovi temi che non hanno una localizzazione precisa ma riflettano sul concetto di spazio pubblico. In tal senso il bando lascia ampia libertà nelle proposte che possono riguardare sia uno o più spazi fisici che uno o più luoghi virtuali.
Si chiede anche ad ogni partecipante di dialogare con il quartiere (o con la comunità legata al tema del progetto) in forme e modalità libere, senza indicazioni o soglie minime, ma capaci di documentare l'attivazione di un processo di coinvolgimento, di un coagulo plurale di intelligenza collettiva.
Il concorso è rivolto idealmente al mondo delle professioni ma è aperto alla partecipazione di chiunque voglia esprimere il proprio contributo di idee ed abbia compiuto il diciottesimo anno d'età.
primo premio: EURO 3.000,00
secondo premio: EURO 1.500,00
menzioni d'onore: EURO 500,00
15 LUGLIO 2011
Persino la pianificazione istituzionale cede progressivamente il passo all'iniziativa privata nel ruolo di attore della trasformazione e della costruzione della città; e Lecce non sfugge a questa tendenza.
Lo spazio pubblico registra dunque una compressione e con essa una progressiva perdita di significato e di ruolo. Ne consegue un inevitabile riflesso sulla città, non solo sul suo assetto fisico, ma anche sulle forme e sulle funzioni dei suoi spazi pubblici, sulle pratiche sociali e sulla capacità di stimolare l'immaginario individuale e collettivo.
La logica prevalente che negli ultimi anni ha caratterizzato le politiche di programmazione degli spazi pubblici vede questi ultimi prevalentemente ancorati alle dinamiche del mercato e del consumo, rimanendo su una posizione di sfondo più che di primo piano.
Tuttavia nelle città aumenta il fabbisogno di spazio e funzioni pubbliche: nella nostra città il verde pubblico si riduce ad un sistema di frammenti circoscritti e marginali, le piazze perdono di capacità accentrante e aggregante divenendo il "retro" dei parcheggi e delle vetrine commerciali; le connessioni, i percorsi pedonali e ciclabili hanno una scarsa capacità di essere spazi sicuri e piacevoli di spostamento, sono spesso anch'essi frammentati, incapaci ad assolvere alle prestazioni di continuità e di interscambio con il trasporto su gomma sia pubblico che privato. Alla riduzione di spazio pubblico fa capo anche un'aridità diffusa di servizi pubblici a carattere culturale e sociale: biblioteche, musei, palestre, piscine, mercati, centri civici, luoghi per lo spettacolo, a favore di spazi pubblici o comuni ad accesso selezionato che pertanto hanno in realtà un carattere semipubblico.
Obiettivo del concorso è quello di riflettere su questa tendenza in atto per proporre una radicale inversione di rotta; il concorso punta a promuovere un'ampia discussione attorno alle idee più avanzate che la cittadinanza è in grado di mettere in campo sul futuro della nostra città riformulando l'idea di CITTA' PUBBLICA a partire dal ripensamento degli spazi pubblici e dal loro uso.
Lo spazio pubblico è lo specifico fondativo proprio di ogni città: lo spazio pubblico inteso non necessariamente in contrapposizione a quello privato, ma come spazio mediano tra il completamente privato ed il completamente libero, che sia capace di catalizzare nella comunità un senso di appartenenza.
Quanto e come si declina lo spazio pubblico della nostra città, dove si localizza e come si articola in termini di prestazioni funzionali?
Obiettivo del concorso è dunque quello di riflettere su questa tendenza in atto per proporre una radicale inversione di rotta.
Il concorso vuole stimolare i partecipanti a riflettere su queste premesse per sintetizzare delle idee che partano o da una proposta che interviene su luoghi e funzioni che oggi nella nostra città si trovano in una situazione di criticità, proponendone una qualsiasi soluzione di trasformazione e ripensamento, o dallo sviluppo di nuovi temi che non hanno una localizzazione precisa ma riflettano sul concetto di spazio pubblico. In tal senso il bando lascia ampia libertà nelle proposte che possono riguardare sia uno o più spazi fisici che uno o più luoghi virtuali.
Si chiede anche ad ogni partecipante di dialogare con il quartiere (o con la comunità legata al tema del progetto) in forme e modalità libere, senza indicazioni o soglie minime, ma capaci di documentare l'attivazione di un processo di coinvolgimento, di un coagulo plurale di intelligenza collettiva.
Soggetti ammessi
Il concorso è rivolto idealmente al mondo delle professioni ma è aperto alla partecipazione di chiunque voglia esprimere il proprio contributo di idee ed abbia compiuto il diciottesimo anno d'età.
Premi
primo premio: EURO 3.000,00
secondo premio: EURO 1.500,00
menzioni d'onore: EURO 500,00
Termine Presentazione Progetti
15 LUGLIO 2011
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