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-- INTERVISTA -- GARAGE DESIGN

Intervista a GarageDesign con Alessandro Molinari

Con l'occasione della mostra presso Spazio Subalterno1 abbiamo incontrato Alessandro Molinari, uno dei quattro fondatori di GarageDesign e con lui abbiamo fatto il punto della situazione ad un'anno dal loro inizio.

AV: Bene Alessandro, che bilancio puoi fare di questa esperienza?

AM: L'esperienza di Garage Design è sicuramente positiva, il processo che abbiamo attivato, dal concorso passando per la selezione, e poi la produzione e la messa in vendita, è sicuramente una formula che ha funzionato. Stiamo cercando di raggiungere il punto in cui i prodotti venduti autofinanziano i futuri. In quest'anno sperimentale abbiamo visto che oltre al meccanismo per la selezione dei progetto, ha funzionato molto la nostra scelta 'stilistica', il gusto con cui scegliamo e produciamo i progetti, ha avuto un'ottimo riscontro.

AV: Quale potrebbe essere la differenza delle vostre scelte rispetto ad una tradizionale azienda?

AM: Componente importante è il fatto che i nostri prodotti sono vendibili solamente dal portale internet e così facendo non subiscono il rincaro dei costi di distribuzione o di punti vendita in negozi. Inoltre, due di noi, Elisa Barbieri ed io, siamo soci nella nostra principale attività, che è un'agenzia di comunicazione, e questo di sicuro, ci ha facilitato molto nella promozione e nella comunicazione del progetto, nella gestione delle vendite sul portale. Al momento abbiamo due punti showroom a Milano e il principale a Parma, nostra città d'origine, ma a parte questi, tutto viene gestito tutto dal portale. Inoltre, il nostro sistema di vendita sul sito ci permette di calibrare i prezzi dei singoli prodotti in funzione alla quantità venduta. Non funzionando come un'azienda possiamo permetterci di ridimensionare i prezzi degli oggetti quando superano determinate quantità, perché non abbiamo necessità di venderne una determinata quantità costantemente. Oltre a questo, i nostri tempi di messa in produzione sono decisamente più brevi. Considera che un'azienda prima di mettere un'oggetto in produzione passa generalmente da un'ufficio marketing che capisce quali sono le richieste del mercato e dopo la selezione viene fatto il prototipo. In seguito, il prototipo viene presentato a qualche fiera per analizzarne il gradimento, e poi messo in produzione. Capita che il processo è talmente lungo che l'oggetto, arrivato finalmente sul mercato, sembra già vecchio. Con il nostro metodo abbiamo più velocità di messa in produzione, nell'arco di tre mesi realizziamo i progetti selezionati dal concorso, che sono già disponibili e acquistabili dal portale.

AV: Quali sono i vostri progetti di maggior successo?

AM: L'innaffiatoio e le sedie con le porta da calcio, pubbliccata su 'Wired'. In generale tutti gli oggetti piacciono ma sono prevalentemente vendibili quelli che non hanno un costo elevatissimo. Mentre, i pezzi unici che abbiamo realizzato e che hanno un costo elevato, perchè pezzi unici o per particolarità di esecuzioni, non sono ancora stati venduti seppur riscuotono molto interesse e alcuni sono dei veri oggetti d'arte, superando un po' l'oggetto di design tradizionale ed entrando nel campo dell'arte.

AV: Quali sono i futuri passi di Garage Design?

AM: Al momento sono aperti due concorsi che si chiuderanno a settembre, uno per un prodotto di design tradizionale a tema libero, come abbiamo sempre fatto, e uno per una t-shirt. Abbiamo intenzione di allargarci con qualche pezzo verso la moda e con queste affiancheremo la prossima Fashion Week che si terrà a Milano. Ovviamente siete tutti invitati.

fotografie e intervista di Anna Vecchi