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Il Prix Émile Hermès ha recentemente proclamato i vincitori del concorso di design, promossi dalla Fondazione Émile Hermès, che quest'anno è giunto alla sua seconda edizione.
Il tema proposto ai giovani talenti creativi "Heat, Me-Heat. Re-Heat" ha perseguito la filosofia della fondazione, intenta a promuove la solidarietà sociale e il rispetto dell'ambiente, dirigendo i progetti verso una delle necessità umane più istintive, quella legata al calore, al riscaldamento di se e del cibo. L'attività legata al fuoco, risale agli albori della civiltà e porta con se molte altre componenti, come le luce, il calore come benessere fisico e mentale, il senso di convivialità e la fondamentale capacità di cuocere i cibi. La richiesta era di riportare all'attualità questo fondamentale concetto, inventando un sistema tecnologico di produzione del calore, ecologico e contemporaneo. Le risposte dei tre designer vincitori si inseriscono in un contesto urbano, con connotazione domestica ma non solo.
In particolare il Primo Premio (di 50.000 euro) è stato attribuito ad un colletivo di designer francesi che si chiamano Unqui Desiners (Arnaud le Cat, Esther Bacot e Luther Quenum). I quali propongono Shelved Cooking, una cucina minimale ispirata al tradizionale slow-cooking norvegese per la cottura dello stufato in umido. Un doppio piano in multistrato con un pannello di chiusura e di sostegno delle pentole in materiale plastico, permette di accumulare e mantenere il calore, rispettando le esigenze di efficienza energetica.
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Il Secondo premio (di 25.000 euro) è di una coppia di designer tedeschi, Daniel Abendroth e Andreas Meinhardt che hanno proposto HAgent un arredo mobile che accumula e trasferisce calore all'ambiente, mantenendolo un costante equilibio.
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Il Terzo Premio (di 15.000 euro) ha premiato Jarl Fernaeus, designer svedese con il suo progetto Ecojoe stove, un fornello ad alta efficienza che utilizza al meglio la combustione del legno , riducendone l'utilizzo e la deforestazione.
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Progetti menzionati
Light Farm di Mohsen Saleh e Seyed Abdolnasser Taghavi
Modulo fotovoltaico ad alta capacità di accumulo, pari al 40% del consumo di una abitazione singola.
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Volcanic Casing di Jèrèmy Murrier e Daniel Martinez Tinena
Roccia lavica che può essere scaldata e trattiene a lungo il calore.
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Isole di Raluca e Johannes Egger
Tappeto radiante
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Cut Carry Burn di Nicolas Farinotti
un oggetto con triplice funzione, taglia accende e si porta.
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Eliodomestico di Gabriele Diamanti
un distillatore di acqua potabile che funziona ad energia solare, pensato per i paesi in via di sviluppo.
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Heat Pad Pencil di Chihiro Konno e Kenjo Ohashi
cuscinetto termico contenente matita di bamboo temperata che si autocombustiona.
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Yatanpo Grip di Masahiro Asakura
Manubrio di bicicletta che può contenere acqua calda per un sollievo invernale.
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CoverMeHot di Clotilde Fromentin-Felix e Dong-Sook Lee-Taupin
Coperta che accumula e mantiene calore.
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Hotplate Hotspot di Felix Stark
piastra radiante e scaldavivande
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Per meglio capire i progetti:
testo di Anna Vecchi