Philippine Dutto ha creato per la ditta tedesca Ligne Roset un secretaire dalla silhouette decisamente accattivante.
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La Secrète cerca di suscitare una certa deferenza in chi la osserva, comunicando stabilità grazie alle forme rigorose, e, al contempo, destabilizzandola grazie al caratteristico poggiapiedi, il quale sembra possa iniziare ad oscillare da un momento all’altro.
Anche i materiali sono di tutto rispetto:
Telaio in massello di noce, cabinet ed elementi accessori in MDF impiallacciato noce, finiture e poggiapiedi in metallo.
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è uno scrittoio dotato di un “sapore” particolare, un tocco di funzionalità moderna unita ad un retrogusto poetico. Le piccole dimensioni non levano nulla alla praticità: abbiamo un piano principale a ribalta, un altro superiore per aumentarne l’accessibilità, un vano fisso ed altri a scomparsa... Ogni cosa al suo posto insomma. La forma filiforme dell’arredo trasmette una indubbia “presenza” e permette inoltre una facile collocazione in svariate tipologie di ambiente.
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La progettista, una giovane designer francese che ha già all’attivo numerosi riconoscimenti, afferma, infatti, di essersi ispirata anche ad atmosfere cinematografiche, ma principalmente a due personaggi di importante richiamo (ognuno per differenti fattori stimolanti), ovvero al regista Jacques Tati e a James Bond.
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Forse è proprio per queste influenze metaforiche che la Secrète ha un je ne sais quoi di “statico”: si vorrebbe contestualizzarla, ma non ci si riesce fino in fondo, poiché ricolma di echi stilistici che si fondono nel suo fiero aspetto.
In attesa di un sito web della desiner:
Philippine Dutto
testo di Maria Garon Gentili