Riassunto e interviste della sesta edizione di Marmomacc
La sesta edizione consecutiva recentemente conclusasi di Marmomacc Meets Design...
La sesta edizione consecutiva recentemente conclusasi di Marmomacc Meets Design ha posto quest’anno aziende e designer di fronte alla tematica della sostenibilità, che si è sostanziata anche con un ritorno alla naturalezza del materiale.
Tutti i progetti presentati trasmettono un nuovo modo di lavorare prima e usare successivamente il materiale, che è oramai chiaro a tutti essere una risorsa rara e non rinnovabile. Il tema “The colours of green: sustainable stone” è pretesto per veicolare messaggi più ampi e profondi, di armonizzazione con la natura e di senso etico. La sostenibilità è un fattore di progettazione che dev’essere imprescindibile nella nostra società civile e va intesa come un nuovo senso di responsabilità con cui partecipare del mondo.
Ogni progettista invitato a Marmomacc ha elaborato una metafora per esprimere questa forte esigenza di contemporaneità e di rispetto per la natura: Lorenzo Damiani con Calvasina è riuscito a conferire al marmo una leggerezza e flessibilità inaspettate, una sostenibilità calcolata non alla fine del ciclo di produzione, ma a monte della fase progettuale.
La terra d’origine è stata motivo d’ispirazione per lo studio irlandese Grafton Architects, che ha reso lo stand di Pibamarmi una sorta di paesaggio astratto.
Lorenzo Palmeri ha giocato con le pietre di Stone Italiana, lavorando il materiale naturale come se fosse lavorato dal movimento degli elementi atmosferici.
Il percorso progettuale dello Studio Zaha Hadid punta alla creazione di un linguaggio, volto a interpretare le manifestazioni geologiche di un materiale generato dalla terra. La sapienza costruttiva di Citco ha espresso una geometria complessa ma fluida.
La pietra leccese di Pi.Mar. ha dato modo agli architetti Luca Scacchetti e Cinzia Anguissola di sperimentare infinite combinazioni cromatiche rese possibili dall'interazione tra luce e lavorazioni.
La collaborazione tra Setsu & Shinobu Ito e Grassi Pietre si rinnova, facendo riflettere sulla spiritualità della pietra. Montagne di pietre e scarti di lavorazione, dove scorre acqua e nascono piante ed erba perché la pietra è viva.
Grazie all’intesa con Testi Group, Tobia Scarpa ha potuto proporre una riflessione sul potenziale della natura e sulla qualità del rapporto dell’uomo con essa. L’uomo deve imprimere il suo passaggio migliorando l’universo che lo circonda.
Massimiliano Caviasca ha trattato la pietra altoatesina di Fuchs a elemento decorativo così come la natura lo offre, con lavorazioni e tagli ridotti al minimo: “la pietra fuoriesce dalla montagna presentandosi per ciò che è”.
Per Lucy Salamanca la sfida è stata destrutturare e rileggere il porfido di Odorizzi Porfidi, reinterpretandolo e associandolo ad acqua, terra e fuoco. L’azienda ha lavorato per la prima volta il materiale in una concezione diversa dalle tradizioni: il duro porfido diventa malleabile.
Il marmo, materiale naturale e antichissimo reca con sé un patrimonio estetico, culturale e progettuale che lo pone in sintonia con la riscoperta del senso ecologico, ambientale e paesaggistico: questo è il “leitmotiv” che accomuna il pensiero e i progetti di Marmomacc Meets Design 2012.
47a Marmomacc - Verona 26/29 settembre 2012
Foto: Andrea Astesiano