È Paolo Metaldi il vincitore della seconda edizione del Premio Convivium Design istituito nel 2013 da Wine&Thecity® con il supporto Pastificio dei Campi di Gragnano con il Patrocinio dell’Associazione per il Disegno Industriale (ADI Campania) per premiare le idee creative di giovani designer intorno al mondo del cibo, del vino e della tavola e che alla seconda edizione ha visto la partecipazione di oltre 40 giovani creativi. La giuria presieduta da Salvatore Cozzolino, presidente dell’Adi Campania, era composta da Marianna Vitale, giovane cuoca stellata di Sud Ristorante a Quarto, Giuseppe Di Martino del Pastificio dei Campi, e dai designer Carlo Forcolini a cui tra l'altro di deve la fondazione del brand Alias e Giovanni Cutolo, presidente della fondazione Compasso D'oro ha valutato 23 progetti selezionati negli spazi suggestivi di HBTOO durante il Gran finale di Wine&Thecity.
Il progetto vincitore è "Questione di gusti" è un set di bicchieri e calici ed una ciotola adatto a tutte le occasioni. La particolarità del progetto sta nella versatilità: ogni elemento ha due lati fruibili. Il secondo premio è andato a Chiara Ricci con il progetto Food design for happy people, un set di piatti ispirato alle tradizionali maioliche di Vietri che si colora con gli ingredienti. Terzo premio anche quest'anno per un formato di pasta, Le Fracionde, di Mariagrazia Matteis che nasce dall'incontro di una semplice sfoglia per lasagne con le candele. Anche quest'anno la giuria ha deciso di assegnare tre menzioni speciali ai progetti: “Tasca” di Daniele Della Porta, “Gvase e Windowfarm” di Michele Corvino e "Country chic in the city" di Alessia Becchimanzi, Luigia Belardo, Eleonora Ciscognetti e Daniela Ilardi.
Convivium Design è un progetto di Wine&Thecity®, il fuori salone della creatività urbana che dal 2009, ogni anno nel mese di maggio invade le strade di Napoli e oltre 100 location in una staffetta di degustazioni e appuntamenti che mescolano il vino con lo shopping, la cultura, l’arte, il design, la musica, la gastronomia d’autore. La premiazione della seconda edizione è avvenuta in contemporanea all'assegnazione al Pastificio dei Campi di Gragnano (NA) una menzione nell'ambito del Compasso D'Oro per i Campotti, il primo formato di pasta a concorrere per il premio.
Tutti i progetti in gara
“Questione di gusti” di Paolo Metaldi. Questione di gusti è un set nato per essere adatto a tutte le occasioni conviviali: composto da una ciotolina-vassoietto, due calici e un bicchiere. Ogni articolo ha due lati fruibili, permettendo così di rispondere a ben otto tipologie di utilizzo utilizzando solamente quattro stampi. La ciotolina è pensata in materiale melaminico mentre i due calici e il bicchiere in Tritan, un materiale plastico resistente agli urti.
“Food design for happy people” di Chiara Ricci. Questo prodotto é dedicato a chi sostiene la cultura e la tradizione in cucina, un progetto culturale per valorizzare il proprio territorio attraverso il design. Food design for happy living è un set di quattro piatti in ceramica bianca ideato per essere colorato con gli ingredienti: un incavo richiama i tipici pattern delle ceramiche tradizionali valorizzando il piatto e consentendo un particolare alloggio del cibo.
"Farcionde" di Mariagrazia Matteis. L’ idea di questo progetto nasce dall’ incontro di una semplice sfoglia per lasagne con un formato di pasta candele, la fusione di questi due formati di pasta genera il progetto di una lasagna da farcire. Si tratta di una lasagna da farcire che assume la forma di un’ onda, che mantiene il perimetro di una sfoglia con una sezione circolare-piatta, conferendo quindi alla pasta una nuova usabilità.
“Fingerclean”di Anna Rullo e Carmine Manzo. E' un oggetto concepito per chi pranza spesso fuori casa, magari con un panino al volo. Fingerclean permette di non macchiarsi e ungersi le dite, inoltre la morbidezza e la resistenza del materiale garantisce pulizia e freschezza.
“Ilredellatavola” di Chiara Mastrolonardo. Questo progetto ha una doppia funzione: è un’alzata per decanter che evoca la forma di una corona le cui onde consentono una presa più agevole ma grazie alla facilità di montaggio e smontaggio si trasforma all’occorrenza in un cestino per il pane.
“Vesevo” di Giovanni Avvisati. Vesevo è concepito come base di appoggio per evitare il rovesciamento di bottiglie e bicchieri contenenti liquidi il suo fine è evitare il rovesciamento accidentale di bicchieri e bottiglie contenenti liquidi. La sua sagoma richiama il binomio vino-Vesuvio e può essere utilizzato anche come centrotavola.
“Con - tatto” di Rocco Morrone. Con –tatto è un oggetto polifunzionale per trasportare e contenere il cibo. E’ costituito da tre vassoi contenitori (che si illuminano attraverso luce a led insieme alla base). L’originalità di quest’oggetto sta nella realizzazione di apposite forchette e il contenitore getta rifiuti. Con – tatto é realizzato con metallo e metacrilato sinonimo di leggerezza sostenibilità e pulizia.
“Onoff” di Vanina Borrelli e Giovanna Ballirano. Onoff è un pratico contenitore per il cibo che unisce oltre alle caratteristiche tecniche un design giovane ed innovativo. E’ costituito da un contenitore di base con due posate, un vano per il cibo ed una cover intercambiabile che garantisce l’ottima conservazione di qualsiasi alimento.
"Food box" di Federico Citarda. Quest’oggetto è un contenitore porta alimenti costituito da un coperchio e un cassettino porta posate rimovibile e quindi facile da pulire. E’ comodo, pratico può essere trasportato comodamente in borsa.
“Tasca” di Daniele Della Porta. E’ un portabottiglie da tavolo realizzato in legno e tessuto impermeabile facile da trasportare, ripiegare e riporre. Una volta richiuso occupa lo spazio di un libro. E’ istato ideato per il vino ma può essere utilizzato anche come contenitore per pane , posate ed anche portafiori.
"Vvv System contenitore" di Cesarini Maria Daniela. Un contenitore per liquidi che consente di mantenere una perfetta conservazione sottovuoto e di sfruttare al massimo lo spazio nel frigorifero o in dispensa. Il principio è applicabile anche a diverse forme che maggiormente possano essere capaci di rendere il prodotto di maggiore gradimento estetico e funzionale.
"Vassoio" di Antonietta Memoli e Paolo Casaburi. Vassoio per vivande pensato per aperitivi e buffet, in cui le pietanze vanno consumate in piedi. La sua struttura svuotata può essere utilizzata anche per contenere oltre a posate e bicchieri oggetti come chiavi, occhiali e telefono. Realizzato con un filo di ferro gommato ma vellutato al tatto trova la sua ispirazione nella forma dalla pasta lunga (spaghetti, bucatini).
“Pretaporter”di Ilaria Gelosa. Un centrotavola da usare in cucina o in soggiorno. Pretaporter è una piccola tavola portatile, un posto tavola completo e mobile, un servizio di piatti di design. Un progetto che nasce per i single ma cresce nella socialità.
“Piuno” di Giuseppe Luciano. Questo progetto nasce dall’unione di due oggetti: un bicchiere in ceramica smaltato e il porta bicchiere in plastica. Il componente sottostante di “Piuno”, a forma di spirale può essere svitato dal bicchiere e diventare un comune supporto per un bicchiere di plastica.
"Tracce|Sorrento" di Cantiere Visivo. Tracce è la linea di prodotti che lo chef Giuseppe Aversa del ristorante “il Buco” ha selezionato per far conoscere i prodotti d’eccellenza di Sorrento. L’obiettivo é quello di creare un packaging che contenga a sua volta altri packaging, una sorta di “scatola matriosca” in grado di accogliere contenuti sempre differenti.
“Chemistry” di Marina Bonanno. Chemistry è un set di bicchieri da tavola che si ispira alla vetreria da laboratorio. Il set è composto da un bicchiere di vino rosso, uno da vino bianco, un flute,un bicchiere da whisky e da acqua. Ogni bicchiere riprende la forma di un oggetto da laboratorio: la beuta, il matraccio, il pallone. Le forme semplici vogliono porre l’attenzione e rendere protagonista la bevanda.
“Gvase e Windowfarm” di Michele Corvino. Gvase è un sistema idroponico gravitazionale, una vera e propria rivoluzione nei riti della gastronomia quotidiana producendo e mantenendo sempre fresche le piante aromatiche con un minimo dispendio di energia. Questa tecnologia permette di occupare uno spazio davvero ridotto e di adattarsi a qualsiasi contesto.
“Tableat” di Francesco Ravasio e Giovanni Galli. Tableat è stato pensato per essere utilizzato durante gli aperitivi affollati dove la convivialità non prevede una seduta statica. Gli elementi costitutivi del progetto sono due: la tavoletta in materiale ligneo e le ciotole in plastica riciclata. La tavoletta viene ricavata da un monoblocco che svuotato presenta dei fori all’interno dei quali vengono inserite le ciotole dimensionate ad hoc per i finger food.
"Kytos" di Carla Aquilone e Susanna Di Meo. Il progetto si propone come soluzione ai problemi legati alla consumazione del cibo e del vino in contesti poco comodi allo scopo di agevolare e facilitare l’assunzione del cibo e delle bevande, ad esempio feste, buffet o pic nic in cui ci si trova a dover mangiare senza alcun piano di appoggio.
"Country in the city" di Alessia Becchimanzi, Luigia Belardo , Eleonora Ciscognetti e Daniela Ilardi. Un intero outfit nato con l'obiettivo di consentire una divertente e pratica organizzazione di un picnic. Gonna, collana, bracciale e borsa si trasformano in accessori per la tavola contribuendo a fondere fashion design e funzionalità di oggetti realizzati completamente a mano e a partire da materiali biologici e riciclati.
"1Ora" di Giuseppe Miele. Un vassoio per aperitivi realizzato da 2 listelli di faggio opportunamente lavorati ed incastrati ad "X". Permette di poter trascorrere il tempo avendo sempre la possibilità di avere una mano libera quando ve ne sia la necessità.
"V_Leaf" di Gennaro Russo. Il progetto nasce dall'esigenza di avere tutto a portata di mano mentre si consuma una pietanza, in piedi, durante un buffet o un party."V-Leaf" richiama con le sue forme morbidi e organiche il primo modello di vassoio della storia, la foglia. Concepito per essere prodotto in molteplici colori, è realizzato in plastica riciclabile
"Mantengo" di Roberto Tortora. Un vassoio in grado di contenere un piatto, un bicchiere, le posate e un tovagliolo realizzato a partire da un unico foglio di cartone prestampato da montare. La simmetria con cui èp stato ideato consente di utilizzarlo indistintamente con entrambe le mani.
Ulteriori info: Wine & the city