Il tema che sta alla base di Hoplow&Family è “riuscirà la felicità a trovarci? ”, ispirato ad un lavoro degli artisti Peter Fischli e David Weiss.
Il piccolo HopLow disegnato da Quarch è un accesso verso un mondo che vuole varcare i confini del “solito” per portare chiunque lo possegga in un luogo magico.
“…Disegnare una piccola lampada da comodino, un piccolo “oggetto privato”, ci ha permesso di lavorare sull’intimo bisogno dell’uomo di ombra; sulla trasformazione che l’ombra e il suo inscindibile complementare: la luce, sanno operare su un luogo trasportandolo in un’altra dimensione: la dimensione del sogno.
Pensiamo agli oggetti come a stati d’animo, custodi di un piccolo racconto udibile solo da chi sa perdersi oltre i confini della razionalità.
La vera storia di HopLow, (il funghetto disneyano che rincorre le note di Tchaikovsky) è quella di un personaggio costantemente fuori passo rispetto agli altri e che, pur non riuscendo mai ad entrare nella coralità passa sopra al fatto che tutto ciò che fa è sbagliato: va fuori passo come se fosse l’unico al passo!
La distonia cessa di essere errore per diventare l’indispensabile accento alla coralità.”
(Arch. Simone Fumagalli – Arch. Marina Del Monaco)
La forma dell’oggetto prende vita da un disegno tecnico dove ogni linea, studiata e giustificata, si trasforma nella naturalità di un gesto durante la fase di produzione.
La qualità artigianale viene valorizzata attraverso la tecnica del vetro lavorato a lume che rende ogni pezzo diverso dall’altro e quindi unico.
Hoplow&Family. Lampada funghetto composta da una base e un paralume in vetro borosilicato, uniti da un sistema semplice che permette di interagire con l’ oggetto e di personalizzarlo giocando con diverse soluzioni cromatiche e dimensionali.
Tobia Scarpa, Piero Lissoni, Carlo Forcolini, Matteo Thun, Davide Macullo, Luciano Benetton sono alcuni dei professionisti, diversi per formazione ed esperienze, che propongono una raccolta eterogenea di manufatti realizzati con materiali nobili.
Atanor indica il crogiuolo arcaico nel quale, secondo la leggenda, gli alchimisti mescolavano la materia per creare la vita.
Hanno voluto una collezione di prodotti straordinari, utili e ricchi di storia; ispirati a diverse culture e tradizioni, realizzati grazie al connubio tra la maestria della manualità di un tempo e le nuove tecnologie.
Il progetto è dedicato alle persone che amano circondarsi di oggetti di valore, nati dall’incontro dell’idea del progettista con la sapiente mano dell’artigiano.
Atanor è la condivisione di idee e di storie raccontate dagli stessi autori attraverso la sincerità della proposta e la cura nell’esecuzione, il segno che testimonia un modo differente di concepire, vedere, fare e usare le cose.