I linguaggi del design
'Libro di grammatica' delle estetiche di prodotto e dell'arredo, di Stefano Caggiano.
I linguaggi del design - Copertina
La padronanza del linguaggio è basata una conoscenza implicita, operazionale, che può certo essere esplicitata nelle spiegazioni di grammatica, ma funziona benissimo anche senza.
Tandem di Nume__ro 111 per Galerie Gosserez
Un'analoga distinzione tra conoscenza implicita e conoscenza esplicita si trova nei linguaggi del design. Anche questi vengono appresi tramite esposizione all'ecosistema di oggetti, aziende, fiere, eventi, mostre, riviste, blog che costituisce l'universo del progetto.
Galeo di Raphae__l Dutoit per Lazy Bytes EPFL+ECAL. Foto d_i Olivier Pasqual
E come non occorre studiare grammatica per parlare efficacemente, così non occorre studiare la 'grammatica' del design per poterlo' parlare' fluentemente. Tuttavia, mentre il design si avvia a diventare una professione di massa, si alza l'asticella delle competenze richieste per incidere nel design discourse, sia dal punto di vista culturale che da quello commerciale.
Ossidi di Gianni Veneziano
E se l'esposizione diretta alle evoluzioni formali degli oggetti resta fondamentale per operare nel sistema design, il passaggio da una conoscenza empirica a una conoscenza strategica dei linguaggi è possibile solo sulla base di una comprensione specifica dei modi attraverso cui le estetiche degli oggetti rinviano ai significati culturali che le sottendono.
Platonic Solids di Kofka
In questo senso, il saggio "I linguaggi del design" di Stefano Caggiano si propone come 'libro di grammatica' delle estetiche di prodotto e dell'arredo, con particolare attenzione alla scena contemporanea.