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In occasione dell'inaugurazione della Biennale di Architettura 2016, proponiamo alcuni dei progetti presentati nel Padiglione Italia che ci hanno colpito maggiormente. 
 
 
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MUSEO E SPAZIO CULTURALE
CASAL DI PRINCIPE, CASERTA
 
“La luce vince l’ombra” è una mostra d’arte di opere del Seicento provenienti per la maggior parte dalla galle-ria degli Uffizi di Firenze e ospitate, per la prima volta, a Casal di Principe in una villa confiscata alla camorra. Essa, nella sua conformazione architettonica, rispecchia esattamente i falsi valori di un luogo che ha perso, nel tempo, il suo stretto legame con la “terra  di lavoro”. I finti fregi, le finte colonne e il gusto dell’eccesso, esaltano una fantomatica idea di “estetica” soggettiva che non è mai appartenuta all’architettura e alla civiltà. L’idea progettuale è stata quella di rivestire l’intera casa con una seconda pelle che si stacca dall’edificio lasciandolo intravedere. Tubi innocenti e rete rossa di cantiere, come in un’installazione, avvolgono perimetralmente la villa; assumendo il valore simbolico e concettuale di un’opera in “cantiere”, sottolineando il costante e perpetuo “work in progress” che alimenta le coscienze di un popolo desideroso di rivalsa.
 
 
photo credits:
Raffaele Semonella
 
A.C. ELNODO, CTRL+Z, STRADDLE3, LAMATRAKA
ELNODO ESTACIÓN CREATIVA
CENTRO CULTURALE INDIPENDENTE
SALTILLO, COAHUILA, MESSICO
 
ElNodo è un’infrastruttura per la formazione e produzione culturale che aspira ad essere un elemento di in-termediazione tra i quartieri disconnessi o emarginati nella città di Saltillo. 
È un centro partecipativo e aperto alle proposte dirette dei cittadini: nei processi di costruzione e di produ-zione culturale, individui e collettivi sono i protagonisti. 
Il nostro lavoro si è concentrato sull’empowerment, per fornire al gruppo di lavoro locale strumenti mirati allo sviluppo di un processo a lungo termine nei diversi aspetti che lo compongono.  
A sei anni dall’inizio del processo, il successo della sua gestione e l’attuazione di nuove fasi costruttive di forma completamente indipendente da noi ratificano il nostro lavoro dimostrando che ha emancipato la co-munità locale apportandole sviluppo, resilienza e non la dipendenza che troppo spesso accompagna i pro-cessi di cooperazione.
 
 
photo credits:
Lyi González
 
IFDESIGN
NOIVOILORO
CENTRO CIVICO
ERBA, COMO
 
Noivoiloro è una associazione Onlus per la cura e l’assistenza alle persone diversamente abili.
A causa della totale assenza di finanziamenti pubblici l’80% delle attività è organizzato per finanziare il 20% delle attività che sono quelle per cui Noivoiloro esiste, cioè l’assistenza sociale.
Questo lo ha trasformato nel più importante centro sociale del comprensorio, all’interno del quale si sviluppano molte attività, dal cafè ristorante con cucine professionali, al teatro e grandi feste popolari all’aperto, laboratori di danza, uffici di grafica, attività lavorative, residenze temporanee e un centro socio educativo. 
È situata in un contesto difficile a vocazione prevalentemente industriale che si affaccia su una “strip del loisir” con nuove funzioni urbane. 
Gli edifici hanno grande complessità programmatica, in equilibrio tra il concetto di privacy e di comunità. 
Il masterplan si sviluppa su tre giaciture planimetriche che si deformano nella terza dimensione, piegando il tetto non ortogonalmente in tutte le parti.
 
 
photo credits:
ANDREA MARTIRADONNA
 
MIRKO FRANZOSO ARCHITETTO
NUOVA CASA SOCIALE
EDIFICIO PUBBLICO – FUNZIONI CULTURALI E RICREATIVE
CALTRON, CLES, TRENTO
 
Il progetto che ha vinto il concorso ad inviti rivolto a progettisti under 35 ha dato vita alla nuova casa sociale per l’abitato di Caltron nel paese di Cles.
Questo luogo è un punto d’incontro per gli abitanti, dove bambini, giovani, adulti ed anziani possono incon-trarsi, confrontarsi e fare crescere insieme l’identità della comunità. La nuova costruzione funge da trait d’union tra l’edificato storico ed il verde agricolo, ma allo stesso tempo si pone come limite all’espansione dell’abitato e quindi al consumo indiscriminato di suolo. Tutte le scelte architettoniche del progetto sono state determinate dal contesto delicato all’interno del quale si inserisce e dall’importante ruolo sociale che ricopre un edificio di questo genere. L’edificio è compatto e proporzionato per garantire la continuità con il tessuto urbano della borgata. Un’architettura contemporanea che diventa parte del paesaggio 
e si fonde con i meleti, fino a diventare una pre-esistenza familiare per le persone del paese.
 
 
photo credits:
Mariano Dallago
 
LAPS ARCHITECTURE + CASTELLI STUDIO
FARM CULTURAL PARK - XL ART GALLERY
GALLERIA D’ARTE MODERNA, SPAZI PER LA RISTORAZIONE, FARMING URBANO, RESIDENZE PER ARTISTI, UFFICI CO-WORKING, CUCINA COMUNITARIA, GIARDINO, 
SPAZI SEMINARI ED EVENTI
FAVARA, AGRIGENTO
 
Farm Cultural Park è una istituzione culturale privata, impegnata in un progetto di rigenerazione urbana e utilità sociale connessa alla sperimentazione di nuovi modi di vivere. Farm Cultural Park è parte di un esteso piano architettonico che segna il rilancio di Favara, città ad 8 km dal sito Unesco-Valle dei Templi di Agrigento. Il progetto nasce dall’intuizione di Andrea Bartoli e Florinda Saieva, un notaio e un avvocato capaci di trasformare una città disastrata nel centro d’arte più innovativo dell’isola. Si tratta di una casba con spazi espositivi, concept stores, giardini e luoghi di aggregazione comunitari. Le facciate bianche offrono un senso di unitarietà e igiene in contrasto con l’abbandono circostante. Varie unità edilizie informi sono state rese spazio continuo grazie all’abbattimento delle cortine murarie, permettendo così di liberare degli spazi, adesso percorribili liberamente e aperti alla luce naturale con grandi vetrate. Questo progetto dimostra che l’arte è un volano di sviluppo economico credibile e il progetto FARM rende manifesto che è possibile investire in un luogo disastrato, rigenerarlo in modo sostenibile puntando sull’immediatezza di interventi a basso costo, innovativi e visionari.
 
 
photo credits:
Giuseppe Guarneri
 
AM3 ARCHITETTI ASSOCIATI
RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE DI BALESTRATE
BALESTRATE, PALERMO
 
Il lungomare di Balestrate è una striscia di terra bianca e sottile, distesa tra l’abitato di una città geometrica e il profilo incerto e mutevole delle onde marine. È costituito da una passeggiata lineare pavimentata e da passerelle e scale in legno che, come esili propaggini, si immergono nella sabbia e invitano all’acqua. Si compone di pochi elementi ripetuti con variazioni ed è costruito con materiali essenziali locali: si configura infatti come una sobria cornice rispetto alla valorizzazione del paesaggio circostante. Il lungomare è stato l’occasione per i progettisti di mostrare come la qualità dell’architettura si debba e si possa dispiegare soprattutto nella cura degli spazi pubblici quotidiani. Utilizzando in modo significativo le risorse finanziarie disponibili, infatti, il progetto è riuscito a trasformare un intervento di manutenzione straordinaria in un’operazione di riqualificazione ambientale e urbana di un bene comune per eccellenza come lo spazio costiero.
 
 
photo credits:
Mauro Filippi
 
 

 

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