Forse non è una delle mete più ambite dal turismo di massa, eppure SINGAPORE è una città-stato che varrebbe la pena visitare almeno una volta nella vita. Conosciuta anche come la Svizzera del sud-est asiatico, nel giro di pochi anni dal 1963 (anno dell'indipendenza dalla Gran Bretagna) si è trasformata da insalubre palude malarica a rigogliosa e florida economia, teatro di sperimentazioni architettoniche avveniristiche. Una città dove il reddito pro capite dei suoi 3,7 milioni di cittadini supera quello di molti paesi europei, i sistemi di istruzione e sanità rivaleggiano con quelli occidentali e il 90% delle famiglie possiede case di proprietà. Tasse relativamente basse e marciapiedi puliti, assenza di senzatetto e baraccopoli, rendono Singapore la meta ideale della sperimentazione edilizia. Nonostante ciò la relativa mancanza di spazio da convertire in territori edificabili ha stimolato la fantasia degli investitori e dei designer, impegnati nell'abbellimento dell'isola felice della Malesia. Oltre ad attrarre capitali ed investitori stranieri grazie ad un sistema governativo efficiente, privo di corruzione e proattivo nelle problematiche delle nuove imprese, il turismo resta un settore nel quale il governo sta puntando moltissimo e sostanzialmente sono tre le vie che si stanno perseguendo per attirare nuova linfa vitale: innovazione tecnologica, design e sviluppo sostenibile.
Uno dei nuovi tesori del quale si doterà la nazione è il volocoptero, una sorta di maxidrone che, secondo i suoi progettisti, nel futuro sostituirà il traffico su strada abbassando anche gli indici di inquinamento delle città. Il design accattivante di questo gioiello è figlio della BAUER, azienda tedesca che ha sviluppato questo innovativo mezzo in partnership con la Bosch. Diciotto rotori elettrici rendono il velivolo ecologico e sicuro e secondo Christian Bauer, a capo dello sviluppo dell'azienda, presto questo mezzo sostituirà anche gli elicotteri, che sono molto costosi e hanno un'incidenza di guasti molto più alta del volocoptero. Nel 2020 Singapore avrà la sua base operativa per questi nuovi mezzi, con l'eliporto dal design decisamente accattivante che sarà terminato nella seconda metà del 2019.
Oltre ad essere una delle città più tecnologicamente avanzate del pianeta, l'ex colonia britannica sta puntando fortemente sul turismo e in particolare vuole attrarre sempre più viaggiatori appassionati di carte e gioco, RIVALEGGIANDO ORMAI ALLA PARI con Montecarlo e Las Vegas. Sono infatti sempre di più gli appassionati del tavolo verde che raggiungono Singapore, per cimentarsi al Resorts World ma soprattutto al Marina Bay Sands, uno dei più grandi casinò del mondo e senz'altro quello più costoso visto che la sua edificazione è costata ben 5,5 miliardi di dollari.
Lusso e design sono il marchio di fabbrica del quartiere di Marina Bay e del suo centro finanziario, il Marina Bay Financial Centre, tre torri con uffici e 280.000 metri quadrati di superficie con oltre 700 appartamenti di lusso e oltre 16.400 metri quadrati di centro commerciale (il Marina Bay Link Mall).
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Curiosamente, questa città dall'economia rampante ha messo un freno alla sua "deriva verso il cielo" con il divieto di costruire edifici al di sopra dei 280 metri di altezza emanato nel 2008. Un buon sistema per mettere a freno le speculazioni e per mantenere un certo equilibrio anche nello skyview del centro di Singapore. Del resto il governo della città-stato si è imposto di trasformare la città in un'isola eco-friendly e vanta un frammento di foresta pluviale ancora intatto al centro dell'espansione edilizia. Singapore è di fatto un'oasi green, dove vengano applicati i principi del feng shui. L'arte geomantica taoista è senz'altro il principio d'ispirazione dei GARDENS BY THE BAY, un complesso di 250 ettari di verde con alberi high-tech, dalle reali ramificazioni erbacee, che producono energia elettrica grazie ai loro impianti solari.
Una delle artefici del cambiamento ecologico della città è l'architetta CHENG KOON HEAN, responsabile del programma di sviluppo urbano della città che ha rivisto i canoni di progettazione del quartiere di Marina Bay imponendo edifici ecosostenibili, impianti di giardini verticali e soluzioni eco-green a basso impatto ambientale. Esempio di questa nuova filosofia è il PINNACLE@DUXTON, la più alta "casa popolare" del mondo, un edificio di 50 piani circondato da giardini e connesso da due corridoi verdi di 500 metri al 26° e al 50° piano, l'area verde sospesa più grande del globo dov'è possibile correre, fare sport e godersi il panorama dall'alto. Un esempio di densità sostenibile che potrebbe diventare presto un modello per altre zone sovraffollate del globo.