FRANCESCO GIANNONE

DESCRIZIONE PROFILO: Ho 26 anni e nella mia vita ho sempre cambiato i capelli, non sono mai stato capace di tenere sempre gli stessi, sono molto alto, ho gli occhi verdi...

Ho 26 anni e nella mia vita ho sempre cambiato i capelli, non sono mai stato capace di tenere sempre gli stessi, sono molto alto, ho gli occhi verdi e per il resto sono un ragazzo normale, senza piercing, senza tatutaggi. La rivoluzione ce l’ho in testa, talvolta segue l’andamento del mio capello. Ho deciso di fare il designer dopo essermi diplomato al liceo classico, ma ho sempre covato dentro di me una sorta di curiosità manipolativa. Sono sempre stato affascinato dal “bello” o da ciò che piace e anche dal “diverso dal bello” o da ciò che è deformato, deviato perché sottende un’idea, una ricerca, un progetto. A volte un po’ ingenuamente spiego il design come la trasformazione di un pensiero in un fatto, di un sogno in una realtà. E’ difficile circoscrivere il design in una definizione accademica, perché siamo circondati da esso in tutto e per tuuto, perciò naufrago nel romanticismo per descriverlo. Consapevole che non si tratta di arte, ma di funzionalità, ergonomia del prodotto mi sono iscritto allo Ied di Roma, dove ho studiato Industrial Design e ho avuto la fortuna di conoscere grandi professionisti, che mi hanno indirizzato rispettando le mie inclinazioni, sollecitando le mie attitudini. Sono stati tre anni di intenso lavoro: ho capito cosa ci fosse dietro la parola design, ho respirato, toccato, guardato, odorato, assaporato questo nuovo mondo con gli occhi di un bambino che impara per la prima volta. Grazie a professori di grande calibro mi sono messo fortemente in discussione in quanto un progetto non solo deve esser originale, ma deve esser producibile ed appetibile per il mercato. In questo mix di creatività e di intuizione del prodotto che richiede il mercato, gli anni dello Ied sono stati fruttuosamente duri, mi hanno dato la possibilità di esprimermi non solo come persona, ma come progettista. In diverse occasioni ho avuto la possibilità di farmi conoscere e di mettere in mostra i miei progetti: - Vincitore con il progetto”Open Tram” del concorso “ Destinazione 2010. Il trasporto urbano del futuro tra realtà ed immaginazione. Un tram per Milano, Torino, Roma.” indetto da Alstolm Transport Italia e l’Istituto Europeo di Design Hanno selezionato il mio portfolio tra i membri del mio team e ho lavorato come stagista presso l’Alstom di Parigi . (Esperienza molto formativa dal punto di vista professionale) - CombOLED workshop tenutosi presso lo Ied di Roma con il prof. Stefano Cassio, responsabile Product design dept , e con il Prof. Ely Rozenberg - Con occhi diversi : mostra per quattrocchi prototipi di occhiali - “Progettare e realizzare per tutti” promosso dall’associazione “Lo Spirito di Stella” in collaborazione con il Gruppo Autogrill Italia, Estel patrocinato dall’Adi( Associazione per il Disegno Industriale) e da DFA( Design For All). Ho deciso di aprire uno studio di design nella mia città natale Barletta, dopo essermi formato allo Ied( Istituto Europeo di Design) a Roma e dopo aver lavorato come stagista presso l’Alstom a Parigi. In fondo, essermi stanziato nel mio territorio, in Puglia, lontano dalle metropoli in cui i miei occhi erano continuamente attratti da palazzi, oggetti, installazioni sempre nuove, sempre diverse rappresenta una sfida, il coronamento di un sogno per il quale bisogna sentirsi pronti e bisogna aver la forza e il coraggio di mantenere . Il dinamismo metropolitano mi manca tanto che talvolta sento l’esigenza vitale di uscire dalla mia città per guardare cose nuove, per ricevere stimoli diversi che mi aiutano nella fase progettuale del mio lavoro.