PROGETTI >> REALIZZATI
HOTEL EXEDRA ROMA
PROGETTISTA: Marco Piva
- Anno: : 2004
- Categoria: : UFFICIO / LAVORO / CONTRACT
- Committente: : hotel exedra
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DESCRIZIONE: Le suites dell'Exedra di Roma nascono da un'idea di Angelo Boscolo come ulteriore interpretazione degli spazi architettonici di questo storico...
Le suites dell'Exedra di Roma nascono da un'idea di Angelo Boscolo come ulteriore interpretazione degli spazi architettonici di questo storico hotel.
L'intervento di Marco Piva vuole connotare in termini di design gli spazi delle 3 suites, ubicate al II, III, IV piano, a lui affidate, rileggendo in chiave più moderna quelli che tradizionalmente sono gli spazi più rappresentativi di una struttura ricettiva destinati ad una clientela vip.
Le suites sono ricavate nell'ala destra dell'edificio realizzato da Gaetano Koch nella seconda metà dell'800.
Con il suo intervento Marco Piva ha cercato di mantenere molto visibile l'unità architettonica della costruzione, infatti non sono state in alcun modo eseguite operazioni di occultamento dell'architettura monumentale dell'Exedra, ma, al contrario, si è cercato di costruire un "interno" che si staccasse fisicamente dagli spazi in cui è contenuto al fine di poterne esaltare l'architettura.
Ciò è reso possibile, ad esempio, tramite l'utilizzo di pannellature retroilluminate nella suite al II piano e mediante la scala aerea che collega i due piani della grande suite all'ultimo piano, idealmente pensata come "suite dell'aria" e già originariamente dotata di un soffitto così alto da permetterne una divisione interna in due ambienti.
I gradini di questa spettacolare scala, realizzati in vetro e sospesi tramite tiranti di acciaio, danno vita ad una struttura leggera e fluida che si stacca dall'architettura in cui è inserita.
All'interno della suite al II piano, inoltre, sempre per non contaminare l'architettura, sono state utilizzate grandi pannellature tessili che scorrono lungo le pareti e che fungono da oscuramento delle superfici vetrate, in sostituzione alle tende tradizionali.
Le suites hanno differenti richiami cromatici ai tre livelli, vanno dalle tinte più decise e drammatiche del II piano, fino alle tonalità aeree e leggere della suite al IV che si apre sullo spazio della piazza sottostante.
Nelle suites, inoltre, giochi sapienti tra materiali e luci permettono di esaltare l'architettura originale creando atmosfere raffinate ed eleganti.
I materiali ricercati creano emozioni sia tattili che visive mentre la luce disegna l'architettura (contenitore) ed enfatizza zone o dettagli (contenuto).
Gli spazi delle suites, nella loro globalità, concordano tra loro con estrema fluidità, divenendo veri e propri appartamenti.
Tutte le suites, inoltre, hanno la possibilità, in caso di necessità, di poter far scomparire il letto all'interno del volume della testata e di diventare così non più luoghi privati, ma luoghi di ricevimento.
Essendo ubicate nella parte terminale dei corridoi dell'Exedra, possono inoltre essere collegate alle camere confinanti, così da poter utilizzare queste ultime come spazi di servizio durante ricevimenti ufficiali o feste private.
Ogni suite è dotata di zona pranzo, zona soggiorno, bar privato con collezione di vini e bevande che possono essere prenotate precedentemente dall'ospite, zona di lavoro interfacciata con l'esterno tramite collegamenti a internet e con appoggio a una segreteria operativa su richiesta e zone più private ad "uso camera" integrate con aree relax e benessere.
Queste ultime sono talmente complete da divenire piccole zone termali private, dotate di hammam e vasca idromassaggio interamente rivestite in mosaico, dove godere privatamente dei trattamenti proposti dal centro benessere dell'albergo.
Sullo sfondo della grande vasca della suite al II piano, scenografici giochi d'acqua accolgono l'ospite, attivandosi grazie a sensori di presenza.
Questi, oltre ad agire sulla cascata d'acqua, attivano anche il diffondersi della musica, con le opere sinfoniche di Ottorino Respighi, compositore che ha operato tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, ricreando un'atmosfera suggestiva e quasi magica che racconta delle Fontane e dei Pini di Roma.
La memoria dell'acqua, che caratterizza l'urbanistica romana, è quindi portata all'interno delle zone termali delle suites, una delle quali, quella al IV piano sviluppata su due livelli, si proietta verso l'esterno, con una grande vasca, rivestita in Pietra Luna fiammata, inserita in una scatola di cristallo, su di un terrazzo affacciato su una delle più spettacolari viste romane.
Il pavimento di quest'ultima scenografica zona termale è rivestito in Pietra Luna lucida quasi senza soluzione di continuità con il terrazzo, anch'esso in Pietra Luna ma posata ad opus incertum; a parete Pietra Luna fiammata e mosaico vetroso.
Nei due bagni ubicati al livello superiore della suite i rivestimenti richiamano quelli della zona termale essendo anch'essi la Pietra Luna per pavimenti e pareti con alcune parti di queste ultime trattate a mosaico.
I top lavabi sono in vetro retroverniciato e acciaio.
Anche la zona termale della suite al III piano ha le pareti rivestite in Pietra Luna fiammata ad eccezione della zona retro-vasca in vetro retroverniciato; a pavimento sono posati mosaici smaltati come nell'hammmam.
Il top lavabo, che sagomandosi diventa panca relax, è rivestito in legno trattato.
Nella suite al II piano, invece, i pavimenti e le pareti della zona termale sono rivestiti in marmo Sand Beach, mentre l'hammam e la fontana sono in mosaico.
Evidenti, inoltre, all'interno delle suites, i rimandi al tema del design tramite pezzi disegnati ad hoc che collegano l'atmosfera di storica monumentalità con l'attualità del design e del comfort più assoluto.
La flessibilità degli spazi è quindi il carattere forte di questi ambienti, flessibilità data dagli elementi compositivi del progetto che concorrono a creare atmosfere raffinate dove il lusso è dato dalla ricercatezza dei materiali e dalla cura del dettaglio e non dall'ostentazione di una ricchezza fine a se stessa.