PROGETTI >> REALIZZATI
CASA A TRIESTE
PROGETTISTA: Maurizio Bradaschia
- Anno: : 2010
- Categoria: : CASA / INTERNI
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DESCRIZIONE: Il progetto è stato concepito re-interpretando in chiave contemporanea la tradizione dell’architettura costiera italiana, della casa mediterranea e...
Il progetto è stato concepito re-interpretando in chiave contemporanea la tradizione dell’architettura costiera italiana, della casa mediterranea e da vacanza che dal contesto e dalle suggestioni del paesaggio ha attinto nel corso del novecento spesso ispirazione.
La casa, ubicata sulle colline soprastanti il rione di Barcola, aperte sul golfo di Trieste, sviluppa il tema della facciata.
Il prospetto verso il mare è stato pensato come un grande schermo sul quale e dal quale percepire e captare il reale, attraverso un gioco ambiguo fatto di emanazioni e rifrazioni.
L’edificio si sviluppa su due livelli fuori terra ma la suddivisione appare solamente funzionale; entrambi i piani obbediscono infatti ad un’unica forte esigenza, quella di rivolgersi a valle, verso il mare, un’esigenza che, manifestandosi, si tramuta in legge compositiva. Questa propensione condiziona l’orientamento degli ambienti principali e la loro stessa geometria andando a ritagliare un interno che nasce dalla traslazione del perimetro esterno che lo contiene, come denunciato anche dalla giacitura della scala esterna che conduce al piano interrato. Questa traslazione si palesa sul prospetto a valle dove la tamponatura vetrata corrispondente al soggiorno e alla camera padronale si arretra facendo cerniera su un lato, lasciando così un angolo completamente svuotato. A un telaio metallico è delegato il compito di ripristinare l’unità geometrica perimetrale e di facciata conferendo nello stesso tempo al prospetto a valle quel senso di apertura e ariosità necessario per accogliere l’orizzonte. Verso la strada, a monte, la facciata si fa silenziosa favorendo l’introversione; il suo prolungamento su un lato diviene schermo protettivo; solo un portale metallico, unico sfondamento, rivela la scena naturale che la casa ha scelto come suo unico, privilegiato interlocutore. Sulla copertura piana, una serie di tagli paralleli (quasi un omaggio a Lucio Fontana) fornisce un’immagine astratta ma fortemente evocativa della dimora a quanti percepiscono la sua presenza dalle quote superiori della montagna, un’immagine che può essere letta come un apparato di branchie attraverso le quali l’organismo architettonico da respiro alla vita che si svolge al suo interno.