PROGETTI >> REALIZZATI
RAM.O
PROGETTISTA: Monica Sambo and Franco Gorrini
- Anno: : 2011
- Categoria: : Lampade da tavolo
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DESCRIZIONE: RAM = MEMORIA
O = SIMBOLO DELLA SEZIONE TUBOLARE QUADRATA.
...“Un mio vecchissimo amico di provincia, un certo Leonardo, nato in un paesino vicino...
RAM = MEMORIA
O = SIMBOLO DELLA SEZIONE TUBOLARE QUADRATA.
...“Un mio vecchissimo amico di provincia, un certo Leonardo, nato in un paesino vicino a Firenze, Vinci,...Era molto curioso...stava ore ad osservare le piante...” (da “disegnare un albero” di Bruno Munari).
L’idea di lampada proposta affonda le sue radici nelle semplici azioni, fatte e viste fare, di tagliare profili di normalissimo ferro, nella fattispecie tubolare quadro, di varia lunghezza, magari recuperandolo da manufatti dismessi, ricollegando poi i pezzi con semplici viti con interposti elementi elastici per consentire molteplici regolazioni di posizione, libere quanto la naturale disposizione dei rami di un albero. Poi l’inserimento nei tubolari di portalampade di dimensione adeguata in posizione tale da renderli invisibili dall’esterno permette di generare fasci di luce direzionati dai tubolari stessi, trasformando i “rami” in “bacchette magiche” che emettono luce indirizzandola da più parti contemporaneamente, potendo così ottenere luce diretta o indiretta a seconda dell’orientamento dato. Variando semplicemente il sistema di sostegno si possono ottenere lampade da parete o soffitto, da terra, da tavolo, con l’accensione comandata da un interruttore multiplo e con la possibilità di variare l'ampiezza del fascio di luce attraverso lo spostamento del portalampada montato su binario verso l'interno o verso l'esterno del tubolare. Naturalmente al variare della configurazione della lampada cambia la dimensione della piastra di appoggio: piccola e sottile nella lampada da parete e da soffitto dove il fissaggio al muro è previsto con viti e tasselli nascosti dalla piastra stessa; più grande e di maggiore spessore per fare anche azione di contrappeso nella versione da tavolo; ancora più grande per dare stabilità nella versione da terra. Nell’insieme l’oggetto, sia in configurazione accesa che spenta, appare per quello che è: un insieme di profilati tubolari liberamente assemblati la cui finitura esterna può essere verniciata, cromata, satinata o grezza. La fonte luminosa ideale è a luce fredda, tipo Led, ma possono essere considerati altri sistemi in normale produzione. Il filo conduttore di corrente, di piccola sezione, trova collocazione all’interno del tubolare e passa dall’uno all’altro attraverso gli snodi adeguatamente intagliati.
Per i tubolari si propone l'utilizzo di alluminio estruso, materiale sufficientemente leggero, resistente, facilmente lavorabile con semplici procedimenti e normali attrezzature e con valenza ecologica in quanto ottenibile dal riciclaggio di oggetti post-consumo, o di risulta come scarto delle lavorazioni. Per le piastre la scelta può cambiare a seconda delle funzioni che esse devono assolvere: ancora l'alluminio nelle lampade da terra e da soffitto dove hanno prevalente funzione di copertura del sistema di fissaggio; l'acciaio nelle lampade da tavolo e da terra dove il peso deve garantire la necessaria stabilità.
Nelle tavole grafiche è possibile vedere alcune possibili ambientazioni della lampada con l'obiettivo di presentare l'idea progettuale nei concetti più generali e nella consapevolezza che la sua rappresentazione completa richiederebbe disegni ben più approfonditi e dettagliati.