PROGETTI >> REALIZZATI
RESTAURO CONVENTO
PROGETTISTA: ALDO ANTONIO BRUNO
- Anno: : 2018
- Categoria: : Altro
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DESCRIZIONE: Il tema proposto in questo progetto è quello di riconnettere e ritenere gli spazi urbani compromessi dalla parziale demolizione del convento. Il...
Il tema proposto in questo progetto è quello di riconnettere e ritenere gli spazi urbani compromessi dalla parziale demolizione del convento. Il progetto è stato sviluppato in due direzioni, la prima che ha tenuto conto delle problematiche del restauro delle antiche strutture e la seconda della realizzazione di un corpo ex novo sito nel lotto sottostante la strada adiacente al convento in una soluzione di autonomia e di integrazione coniugando il tema : "l'antico incontra il moderno "da destinarsi ad OSPITALITA’ E CENTRO STUDI nell’ambito dei servizi destinati al Parco.L'elemento di integrazione delle strutture è costituito da una galleria a mò di ponte posta sulla strada descritta in precedenza costituita da elementi trasparenti.Il progetto generale riguarda, come detto nel rispetto del preesistente, la rifunzionalizzazione dell'antico convento, parzialmente demolito, come struttura combinata e collegata al corpo ex novo destinato a Centro Studi Parco.Il progetto è pertanto teso alla riconsiderazione delle vocazioni del luogo, ricostruendo memorie e immagini in una progettazione di architetture a "confronto" nella loro autonomia ed integrazione.
RESTAURO CONVENTO
Per quanto concerne il recupero del convento partiamo dalla chiesa dedicata alla Madonna del Carmine, per dare ordine all'esposizione degli interventi.Questa struttura non presenta lesioni alle strutture murarie per cui bisogna intervenire nella ricostruzione del soppalco ligneo posto dietro ed in alto all'ingresso principale. Poi, si dovrà passare alla sostituzione delle pavimentazioni, realizzate di recente, in elementi lapidei , all'impianto elettrico, idrico del bagno, ed alla pitturazione. Mentre gli infissi sono prevalentemente da restaurare quelli dell'ultima cappella sono da ricostruire in analogia agli altri perché realizzati in modo inadeguato di recente. A questo punto non resta che pensare a restauro della pala d'altare che necessita soltanto di una pulitura generale perché i dipinti non integri e la pellicola pittorica compatta. Per la sacrestia si dovrà sostituire il pavimento, rifare l'impianto elettrico , la pitturazione e la ricostruzione della finestra mentre gli altri infissi sono da restaurare e tutto quanto descritto avverrà in analogia a quanto detto per la chiesa.Sul lato delle cappelle la sacrestia presenta un piccolo vano adibito a servizio igienico, e proprio in questa zona è prevista la ricostruzione della scala originaria in pietra che dalle cellette soprastanti si scendeva nel giardino.Passando alle coperture, c'è da dire che esse si presentano molto rimaneggiate nel tempo e le strutture portanti, anche se riparate più volte, risultano inadeguate perché poggiano sugli archi delle crociere della volta della chiesa. Pertanto i tetti saranno ricostruiti in modo e materiali analoghi a quelli originari con capriate in legno ancorate a cordoli in c.a. ammorsati nelle murature.Considerando la facciata principale, per prima cosa si ricostruiranno le scale di accesso della chiesa in pietra con una soluzione che contempla il superamento delle barriere architettoniche , poi si riprenderanno gli stucchi là dove sono mancanti e dopo la pulitura degli elementi plastici in pietra si provvederà alla pitturazione generale. Il convento invece, al contrario della chiesa, si trova in una stato di forte degrado, puntellato ed incompleto per la forte demolizione che lo ha interessato in passato. Di questa singolare struttura restano, oltre al percorso parallelo alla chiesa, due bracci a forma di " L " che descrivono il chiostro interno. Si sviluppa su due livelli e quello superiore con le coperture ha i dissesti e le manomissioni più forti.Gli ambienti di questa struttura saranno riutilizzati ad accettazione, cucina sala pranzo ed una sala polivalente, al piano terra mentre al primo piano è la zona notte.Partendo dalle coperture di questi due corpi di fabbrica si dovranno realizzare le coperture ex novo in legno e coppi in analogia a quelle della chiesa dopo aver provveduto alla integrazione delle murature crollate. Si passerà poi alla ricostruzione delle cellette crollate o demolite con i relativi solai in travi di legno e tavolato con cordoli ed un massetto di argilla espansa con rete. I percorsi voltati a botte saranno consolidati con perforazioni armate ancorate ad una rete a maglia disposta superiormente con betoncino ed il tutto ancorato a cordoli in c. a. ammorsati nella muratura. Per quelli da ricostruire si utilizzeranno profilati in ferro e rete nervometal ancorati al solaio di sottotetto. Le strutture voltate di coperture del piano terra sono da consolidare in modo analogo alle precedenti, e questo avverrà realizzando opportuni cordoli in c. a. ammorsati nelle murature ,perforazioni armate nelle strutture voltate da agganciarsi alla rete che sarà posta superiormente per poi procedere al getto di betoncino. Per la parte terminale invece, della volta dell'ultimo vano parallelo alla chiesa crollata di recente si dovrà procedere alla ricostruzione che avverrà con profilati in ferro e rete nervometal agganciati ad un solaio piano in c.a. a spessore che sarà posto superiormente. Sarà ripristinata l'uscita esterna con una scala che dal primo piano conduce al piano terra e che fungerà anche come uscita di sicurezza.La parete esterna del corpo parallelo alla chiesa si presenta con la malta degradata , per cui sarà necessario intervenire con iniezioni di malta cementizia.Nel ripristinare lo stato dei luoghi si ricostruirà la scala, che dal piano terra conduceva al piccolo seminterrato del locale cantina del convento. Le pavimentazioni del convento sono tutte da ricostruire in cotto artigianale locale, mentre quella del percorso longitudinale adiacente la chiesa è da integrare con elementi in basalto tipo antico.Il chiostro, privo di pavimentazione e senza il pozzo centrale sarà ripristinato così come in origine. In particolare il disegno di quest'ultimo sarà simile alla guglia della facciata della chiesa. La pavimentazione in basalto avrà un piccolo canale di raccolta delle acque piovane lungo le murature, mentre il pozzo fungerà da raccolta delle acque dei pluviali, così da risolvere anche il problema della deumidificazione delle murature. Gli infissi del convento sono tutti da ricostruire in analogia a quelli esistenti escluso quello in facciata principale adiacente la chiesa . In facciata principale infine, saranno ripristinate le finestre così come in origine.L'impianto elettrico, idrico, di riscaldamento, gli intonaci e le pitturazioni completeranno le opere di restauro.Quanto al chiostro che si presenta monco su di un lato, esso viene risistemato con un infissi nelle arcate ed una porta di accesso. Per il superamento delle barriere architettoniche è stato previsto un ascensore pneumatico che dall'atrio della sala accettazione conduce al primo piano dove oltre alle cellette destinate alla zona notte vi sono tre bagni regolari di cui uno destinato ai portatori di handicap
COSTRUZIONE CORPO EX NOVO ( CENTRO STUDI)
Il corpo ex novo è stato così strutturato: al piano terra è la sala informazioni- accettazione con un vano voltato originario ed il banco per il pubblico ed i servizi igienici; al primo piano, corrispondente in simbiosi al livello del piano terra del convento, è la biblioteca anche multimediale con zona lettura e studio; al terzo l'emeroteca ed una sala multimediale con i servizi e l'innesto del percorso "ponte" vetrato attraverso il quale si accede al primo piano del convento dove sono le cellette della zona notte. Il corpo ex novo, allineandosi alla cortina delle case prospicienti il corso principale, viene pertanto a comporsi con l'antico convento anche visivamente , attraverso l'elemento galleria-ponte , ed insieme danno così vita ad una nuova spazialità in cui la nuova architettura ha valenza di integrazione dello spazio precedentemente sottratto all'antico convento in seguito alla demolizione dell’ala ove ora insiste un piccolo asilo.Per la realizzazione di questo nuovo volume è prevista una struttura in c. a. con solai latero-cemento, tramezzature e murature esterne in laterizi ed intonaci civili bianchi.Le pavimentazioni in generale in cotto e parquet in legno di ciliegio, gli infissi in alluminio estruso di colore bianco. Al piano seminterrato c'è da dire che posteriormente alla sala proiezioni è stato sistemato il locale caldaia.Le coperture sono piane con lucernari circolari ed i pluviali di discesa nascosti nelle strutture.L'impianto elettrico, idrico, di riscaldamento e la pitturazione di colore bianco completeranno le opere progettate.