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DESCRIZIONE: Il progetto nasce dalla volontà di disegnare un tavolo che si basi su concetti "strutturali" e contrapponga la "massa" del piano con la snellezza dei...

Il progetto nasce dalla volontà di disegnare un tavolo che si basi su concetti "strutturali" e contrapponga la "massa" del piano con la snellezza dei supporti in maniera tale da dare un senso di instabilità (da quì il nome del tavolo). Viste le caratteristiche del materiale, il tavolo può essere costruito mediante l'assemblaggio di quattro lastre di Cristalplant che poi verranno collegate. Al fine di alleggerire, dal punto di vista sia estetico che strutturale, la composizione, sono stati disegnate circonferenze di differente diametro chiuse da tamponamenti vetrati trasparenti o in vetro satinato extra chiaro. Considerato che il materiale è una sorta di "fluido plasmabile", gli inserti in cristallo temperato o stratificato, sono retti da una mensola (un "dente") opportunamente predisposto. In questo modo, è possibile eseguire la pulizia molto facilmente. I sostegni sono costituiti da elementi di acciaio cromo lucido aventi supporti ("piedini") anch'essi di forma circolare e di differenti diametri proprio come le circonferenze vetrate.