PROGETTI >> REALIZZATI
CENTRO SOCIALE DIURNO
PROGETTISTA: ALDO ANTONIO BRUNO
- Anno: : 2018
- Categoria: : Altro
- Committente: : COMUNE DI PIAGGINE
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DESCRIZIONE: Il progetto del Centro Sociale Diurno ha tenuto in debita considerazione il tema della riqualificazione urbana e della contestualità della nuova...
Il progetto del Centro Sociale Diurno ha tenuto in debita considerazione il tema della riqualificazione urbana e della contestualità della nuova architettura in relazione all’ambiente di riferimento.
Si sono privilegiati aspetti come l’ordine, la materia, la geometria, la razionalità, la centralità dell’uomo sotto forma di funzione, percezione, pensiero e controllo rigoroso del processo creativo.
Si è sviluppato un linguaggio architettonico basato sullo studio delle forme primarie, dei volumi puri e della geometria elementare.
Il risultato atteso è stato quello di individuare figure semplici perchè sono più facilmente distinguibili e in cui tutti si possono riconoscere tenendo sempre in gran conto la morfologia del luogo e le sue preesistenze storiche.
Si tratta in definitiva di un linguaggio architettonico simile a quello applicato nel progetto del Centro Studi per il Parco del Cilento e Vallo di Diano, posto nella stessa area, che è in costruzione e da me progettato, e che ne costituisce un prolungamento.
Il Convento dei Cappuccini, in fase di restauro, che sarà utilizzato come Ostello per la gioventù, insieme a questi due edifici adiacenti costituiranno un complesso architettonico che si avvicina molto all’idea della “ Die Stadt-korone” ( La corona della città), per la posizione sopraelevata che hanno rispetto all’abitato, teorizzata nel libro di Bruno Taut.
IL PROGETTO
Il progetto del Centro Sociale DIURNO è stato inquadrato nell’ambito della riqualificazione urbana dell’area detta “dei monaci” nella quale insiste un edificio degradato un tempo adibito a Scuola Materna posto in adiacenza del Convento dei Cappuccini.
In particolare la costruzione di questa ex scuola fu realizzata sul suolo recuperato con la sconsiderata demolizione di una parte del convento.
Questa nuova costruzione costituisce una forte deturpazione per il monumento, sia per l’eccessiva vicinanza che per l’aspetto architettonico.
Infatti, è stata posta ad una distanza ml. 1.60 dal convento ed è alta due piani che nella piazza soprastante, per il dislivello del terreno, diventa ad un piano.
La pianta di questo edificio è organizzata secondo una serie di rettangoli sfalsati con coperture variamente inclinate.
Per la riqualificazione dell’area si è prevista la demolizione di questo manufatto e la ricostruzione in sito secondo una sagoma rettangolare che sulla piazza rispetta la distanza primitiva dai fabbricati esistenti e dal convento si distanzia di ml. 5.00.
La sagoma del nuovo edificio ha una lunghezza di ml. 34,50 e una larghezza di ml. 11,00 ed il volume è inferiore a quello esistente.
La progettazione è stata sviluppata tenendo in debita considerazione lo stato dei luoghi e della sagoma rettangolare di ricostruzione.
Il nuovo edificio si sviluppa su due livelli, il primo è impostato alla quota del convento ed il secondo a quella della piazza soprastante.
In particolare è stato previsto un auditorium con gradoni all’aperto in copertura ed in corrispondenza della sala conferenze sottostante e che per il superamento delle barriere architettoniche è stata progettata una rampa di accesso, adiacente alla strada che immette sulla piazza.
Il nuovo edificio sviluppa un linguaggio architettonico che è simile all’adiacente costruendo Centro Studi, con intonaci esterni bianchi.
IL PIANO TERRA
Al piano terra (quota 0.00) è stata prevista una sala per conferenze-proiezioni e piccolo teatro per 100 posti ed un’altra sala adibita a laboratorio informatico e multimediale con relativi servizi igienici oltre all’atrio centrale con scale ed un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche.
L’ingresso è posto al centro dell’edificio ed immette nell’atrio con un controllo, scale e ascensore dal quale si accede alla sala conferenze ed al laboratorio multimediale.
Il rivestimento della scala è previsto in marmo bianco come pure quella dell’atrio.
La sala conferenze ha una pedana sopraelevata di cm. 36 e presenta due piccoli camerini per le attività teatrali..
E’ stato, poi, previsto un adeguato deposito per le attrezzature sceniche.
I posti a sedere sono gradonati e divisi in due settori per consentire l’ingresso centrale dall’atrio che avviene con un percorso di ml. 1,30.
Sui gradoni, di altezza cm. 36 x 110, saranno fissate le poltrone 50 x 50 cm. che consentono un adeguato passaggio mentre gli scalini posti sulla gradonata hanno un’altezza di cm. 18 ed una pedata di cm. 50.
Sulla parete Est-Ovest vi sono delle aperture, oscurabili per consentire l’utilizzo della sala nelle ore diurne per incontri.
Due sono le uscite di sicurezze, una che conduce direttamente all’atrio ed un’altra con un percorso parallelo alla sala che conduce all’atrio.
La pedana ed il pavimento saranno in legno e la gradonata rivestita in pvc di colore rosso resistente al fuoco mentre le poltrone saranno di colore blù.
I servizi igienici comprendono un locale per i diversamente abili, due per le donne e quattro per gli uomini con pavimentazioni in grès porcellanato e rivestimenti delle pareti in ceramica.
È previsto uno schermo di ml. 6.00 x 4.00 e per la proiezione vi sarà un video proiettore a soffitto.
Quanto alla sala multimediale c’è da dire che essa ha due ingressi, posti simmetricamente al blocco scale-ascensore dell’atrio e due uscite di sicurezza che conducono direttamente all’esterno.
Questa sala è arredata con armadi lungo le pareti e nella parte centrale vi sono 10 postazioni pc e televisore sulla parete Sud con impianto audio e la pavimentazione in parquèt.
L’illuminazione naturale avviene con vetrate poste sulla parete Nord-Est.
Completa il piano terra il locale tecnologico, completamente interrato, posto in modo adiacente all’atrio e con un percorso indipendente che conduce all’esterno.
Le pavimentazioni esterne saranno completate in modo simile a quelle esistenti in pietra realizzate di recente.
IL PRIMO PIANO
L’ingresso è posto al centro dell’edificio simmetricamente a quello del piano terra e conduce all’atrio principale posto alla quota (+4,30) nel quale vi è il controllo e le scale con ascensore che portano al piano terra sottostante e per raggiungere i servizi igienici che vi sono posti.
Lateralmente al blocco scale-ascensore vi sono gli ingressi alla sala comune.
L’illuminazione avviene dall’alto da due vetrate poste nella parete più alta a Nord-Est in quanto la copertura è inclinata.
Le pavimentazioni sono in parquèt.
Dall’atrio si accede con lucernario in soffitto si accede alla sala lavoro ed ad una sala lettura ed ai servizi igienici.
LE COPERTURE
Le coperture sono generalmente piane poste alla quota (+8,50) ad eccezione di quella della salaesposizione che è inclinata sulle quali sono stati installati fotovoltaici in modo aderente alla loro superficie.
Un’altra parte di copertura, invece, quella della sala conferenze, posta alla quota (+6,30) è stata attrezzata per ospitare un auditorium all’aperto con gradinate lungo il perimetro e che per mezzo di una idonea rampa si raggiunge il livello di accesso sulla piazza per il superamento delle barriere architettoniche.
Questo spazio è stato, poi, coperto, con tre strutture voltate in direzione del convento.
Le pavimentazioni sono in pietra locale, così come il rivestimento della gradinata.
Per quella della rampa, invece è stato previsto il cemento industriale spazzolato reso antisdrucciolo.
LE STRUTTURE
Il sistema strutturale scelto è in c.a. ed è stato inteso come elemento di definizione del della sagoma rettangolare di ricostruzione, per chi si ha la coincidenza della forma dell’edificio con le funzioni che contiene.
Le strutture hanno campate regolari ed i solai sono in calcestruzzo classe C/55 gettati in opera con blocchi di alleggerimento a nervature incrociate di spessore cm. 30.
ISOLAMENTO DEI SOLAI
I solai piani sono costituiti da un doppio strato incrociato in pannelli fonoisolanti in lana di legno mineralizzata con magnesite ad alta temperatura, conformi alla Norma UNI EN 13168, spessore mm 8 di dimensioni 500 x 2000 con reazione al fuoco B-s1,d0, omologati.
Un foglio di polietilene posato sui pannelli impedirà l’aggrappo del massetto sull’isolante.
Per evitare ponti acustici tra massetto e pareti, l’intervento sarà completato da una fascia perimetrale verticale in pannelli in lana di legno mineralizzata con magnesite ad alta temperatura, conformi alla Norma UNI EN 13168 di sp. mm 20.
LE MURATURE
Le murature interne sono previste in laterizi tipo Alveolater di cm. 15 di spessore, mentre per l’esterno saranno di cm. 35 in moda che fuoriescono rispetto alle strutture di cm. 5e che, poi, per complanare il profilo esterno, nelle casseformi prima del getto si predispone un foglio di polistirolo di cm. 5 verso l’esterno e si risolverà, così, il problema del ponte termico.
La trasmittanza del laterizio disposto verticalmente di cm. 35 x 24,5 x 25 è di circa 0,259 W/mqK inferiore a quella prevista per la zona è di 0,36 W/mqK .
GI INTONACI
Gli intonaci esterni, che qualificano piacevolmente le facciate dell’edificio, conterranno già il colore bianco e saranno realizzati con “effetto lotus”, ossia caratterizzato dalla forte riduzione dell’aderenza di impurità oltre che dall’elevato effetto ignifugo.
Sulla superficie esterna delle murature di chiusura delle pareti sarà realizzata una sorta di rasatura armata composta di malta e rete annegata in fibra di vetro e, poi, successivamente vi sarà il rivestimento di finitura in spessore (colorato bianco) costituito da intonachino a base di micro-emulsione silossanica e miscela di sostanze quali biossido di titanio, sostanze di carica ai silicati e farina fossile, secondo direttiva tedesca VdL.
Questo rivestimento conferirà resistenza alle sollecitazioni meccaniche, ai graffi, agli urti e la permeabilità al vapore acqueo (quest’ultima paragonabile a quella di intonaci a base di calce)
L’intonaco, così, realizzato avrà un elevato valore di permeabilità alla CO2 e al vapore acqueo e di resistenza agli agenti atmosferici.
Gli intonaci interni, invece, costituiscono gli elementi di finitura degli spazi.
Per essi è previsto l’impiego dell’argilla, minerale argilloso del tipo illiti che offre una notevole resistenza meccanica e con una scarsa possibilità a fessurarsi.
L’intonaco di fondo sarà composto da argilla selezionata e sabbie in curva granulometrica.
Grazie all’aggiunta di sabbia di pomice e perlite è un ottimo intonaco da interno per l’isolamento termico.
Per la finitura sarà utilizzata esclusivamente l’argilla che oltre ad ornare ed abbellire le pareti, offre numerosi vantaggi sotto il punto di vista salutare e del confort.
Questo materiale rende gli spazi più vivibili, infatti, i rumori sono attenuati, l’umidità viene regolata naturalmente, l’aria liberata da polveri e odori e senza contare che le radiazioni elettromagnetiche vengono notevolmente smorzate.
Questo intonaco rimane comunque un materiale solido e resistente, facilmente rinnovabile e sarà coloralo preventivamente evitando la successiva pitturazione.
GLI INFISSI
I serramenti esterni e le vetrate saranno in alluminio a taglio termico ed i vetri formati da due lastre, una esterna di mm. 8,5, a bassa trasmittanza e a basso fattore solare, ed una interna di mm. 6 atta a migliorare l'isolamento acustico.
Tra le due lastre vi è una intercapedine di mm. 16 ermeticamente chiusa con aria secca, o gas neutro tipo argon, che permettono un basso irraggiamento solare creando un clima ottimale sia in estate che in inverno.
La lastra interna, inoltre, permette l'abbattimento dei rumori esterni riducendo in modo considerevoli i decibel.
Questa tipologia di serramenta determina una trasmittanza termica per unità di tempo e mq. di superficie U=1,2 W/mqK.
I vetri consentono l’ingresso dei raggi solari indirettamente disperdendo quelli diretti, permettendo, così, di utilizzare una grande quantità di luce evitando l'indesiderato effetto serra durante la stagione estiva.
Gli infissi interni sono previsti alluminio di colore bianco.